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Covid 19

Cts: “Passate Natale con gli anziani? Fate prima il tampone rapido contro il Covid”

Il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo ribadisce come quello che sta per arrivare sarà un Natale diverso causa pandemia: “Possiamo riaprire i bar e i ristoranti, ma allo stesso tempo applicare con molto più rigore le regole. Solo così possiamo convivere, fino a marzo, con questo virus”.
A cura di Biagio Chiariello
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 Una cosa ormai ci è chiara: un Natale tradizionale ce lo dobbiamo scordare. Lo hanno detto e l’hanno ribadito i principali virologi italiani e non nelle ultime settimane, è tornato a sottolinearlo ancora una volta Agostino Miozzo è il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, il gruppo di esperti che da inizio emergenza aiuta il governo a navigare nei mari sconosciuti della pandemia. In un’intervista al Messaggero, l’esperto è entrato più nello specifico in merito al discorso legato alle vacanze natalizie, in particolare al rapporto con gli anziani durante quei giorni: “Sarebbe utile prima di andare da un familiare più anziano durante le feste, eseguire il giorno prima un tampone rapido, ormai è abbastanza semplice farlo. Sia chiaro – spiega Miozzo – anche dopo il tampone rapido negativo, servono cautela e precauzioni, perché magari il virus era in incubazione, ma comunque questo è un modo per ridurre le probabilità del contagio”.

In merito ai dati confortanti sui contagi in Italia degli ultimi giorni, dice: “C’è la possibilità che la tendenza dei contagi vada in un senso favorevole a questa decisione. Gli ultimi dati sui nuovi positivi sono buoni, anche se sempre molto alti. Ci sono meno nuovi ricoveri in terapia intensiva. È evidente che l’andamento è incoraggianti”. Ma avverte: “Detto questo, però, la cosa veramente importante è fissare delle regole, rispettarle e farle rispettare”. Quindi, okay alle aperture ma con rigore. “In fondo, se il messaggio passa, gli italiani lo comprendono. Dipende da tutti noi. Ma io non vedo più nessuno senza mascherina, ad esempio” dice Miozzo.

Sulla possibilità di spostamenti tra Regioni? “Bisognerà riflettere, sulla base dell’andamento dei contagi. Dobbiamo decidere con serenità e pacatezza. Però bisogna essere chiari: la prudenza sarà comunque indispensabile. Io ho tre figli, uno in Spagna, uno in Belgio, uno a Torino. Se potranno venire a trovarmi, so che li dovrò tenere a distanza, perché io sono più anziano. Sarà un Natale anomalo, in tutti i sensi. A tutti noi piacerebbe poter tornare alla vita di prima, ma ancora non è possibile e dobbiamo esserne consapevoli”, afferma l’esperto del Cts.

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