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Covid 19

Crisanti dice che è ancora presto per parlare di riaperture: “Ne usciremo verso settembre ottobre”

Secondo Andrea Crisanti, professore di microbiologia all’Università di Padova, “la fine dell’emergenza Covid sarà una cosa per fasi ma non avverrà prima di settembre o ottobre. Prima arriverà il calo della letalità, poi vedremo che le ondate ci saranno continuamente ma saranno sempre più basse, con picchi massimo di 3mila contagi”.
A cura di Ida Artiaco
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"La fine dell'emergenza Covid? Sarà una cosa per fasi ma non avverrà prima di settembre o ottobre". A parlare è Andrea Crisanti, professore di microbiologia all'Università di Padova, che ha fatto una previsione su ciò che ci aspetterà nei prossimi me intervenendo come ospite alla trasmissione radio Un giorno da Pecora. Secondo l'esperto, "prima arriverà il calo della letalità, poi vedremo che le ondate ci saranno continuamente ma saranno sempre più basse, con picchi massimo di 3mila contagi. Quando saremo fuori? Verso settembre o ottobre", a meno che, ha aggiunto, la stabilizzazione della curva epidemiologica non sia alterata dall'arrivo di nuove varianti. Sul nuovo decreto, che ha ricevuto ieri il via libera dal Consiglio dei Ministri, ha spiegato: "Sono d'accordo, basta con l'assalto alla diligenza di tutte queste categorie, la verità è che bisogna proteggere gli anziani. Una volta fatto questo forse riusciremo ad uscirne".

Anche se si parla di aperture, mentre prosegue la campagna vaccinale, sempre secondo il nuovo decreto in Italia non ci saranno zone gialle fino al 30 aprile. "Non è pensabile tornare alle zona gialle entro fine mese e non credo che sia desiderabile – ha aggiunto Crisanti -. Tutte queste oscillazioni che hanno stremato l'Italia sono il risultato della pressione per provvedimenti demagogici. Se il 30 di aprile si abbassano i contagi e il numero di morti diminuisce a quel punto la zona gialla diventa plausibile. Parlare di aperture adesso non ha senso". Non è la prima volta che Crisanti ci va cauto parlando di questo spinoso argomento. Già nei giorni scorsi, interpellato sulla questione estate, aveva detto: "Vale sempre la pena essere ottimisti. Ma come sarà questa estate dipende da quante persone riusciamo a vaccinare. Io aspetterei, farei più last minute quest'anno". Anche perché, se è vero che farà più caldo, l'esperto ha spiegato: "Mica ho tanta fiducia nel clima, sinceramente. È sicuramente vero che può ridurre la trasmissione, ma non posso dire al cento per cento. E si può capire se si pensa che lo scorso anno il clima mite ha mandato comunque Israele in lockdown".

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