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Cozze con salmonella ed Escherichia coli: Ministero della salute annuncia richiamo dal commercio

Come spiega l’avviso di richiamo delle cozze pubblicato dal Ministero della salute, il ritiro dal commercio dei mitili è scattato per la presenza combinata di Salmonella ed Escherichia Coli accertata dopo un campionamento ufficiale.
A cura di Antonio Palma
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Un lotto di cozze fresche è stato richiamato dal commercio a causa di un rischio microbiologico per i consumatori dovuto alla accertata presenza combinata di Salmonella ed Escherichia Coli nei mitili. L’annuncio è del Ministero della salute che ha pubblicato l’avviso di richiamo attraverso il proprio portale dedicato alle allerte alimentari e ai richiami volontari da parte degli operatori.

Oggetto del ritiro dal commercio un lotto di mitili, cioè cozze fresche, vendute in retine e marchio “L'Acquachiara”.  Si tratta di Mytilus galloprovincialis, comunemente chiamate cozze, provenienti da allevamenti in Spagna e confezionate in Italia dalla ditta “L’Acquachiara” Srl nel proprio stabilimento di Chioggia, nella città metropolitana di Venezia.

Il prodotto interessato dall’avviso è venduto confezionato in retine da 5 chilogrammi (5 unità per un kg ciascuna), con il numero di lotto B4122. Il prodotto, che è stato confezionato il 20 ottobre scorso, per sua natura non ha una data di scadenza ma i molluschi devono essere vivi al momento dell’acquisto.

Come spiega l’avviso di richiamo, datato 24 ottobre 2025, il richiamo delle cozze è stato disposto in via precauzionale dallo stesso produttore a causa della presenza di Salmonella ed Escherichia coli oltre i limiti di legge, rilevata a seguito di campionamento ufficiale sul prodotto. Le cozze invendute sono state già richiamate dal commercio ma per chi avesse già acquistato il prodotto con il lotto sopra indicato, l'avvertimento è di riportarlo al punto vendita d’acquisto.

L'Escherichia coli (E. coli) è un germe appartenente alla famiglia delle Enterobacteriaceae, famiglia che include un numero ampio di specie batteriche il cui habitat naturale è rappresentato dall’intestino dell’uomo e di altri animali. Come spiega Istituto Zooprofilattico, alcuni ceppi di E. coli, sono agenti zoonosici in grado di produrre tossine pericolose per la salute umana, inducendo una grave forma di diarrea emorragica. La salmonella invece è un agente batterico comune in caso di infezioni trasmesse da alimenti ed è responsabile di oltre il 50% del totale delle infezioni gastrointestinali. La salmonellosi nella maggior parte dei casi la malattia ha un decorso benigno e non richiede l’ospedalizzazione, ma talvolta l’infezione può aggravarsi al punto tale da rendere necessario il ricovero.

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