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Covid, morto medico 65enne. Contagiato nell’Rsa dove prestava servizio. “È la mia missione”

Il neurologo Ubaldo Amati si è spento a 65 anni: lutto cittadino nella sua Locorotondo (Bari), che aveva guidato come sindaco nel quinquennio 2003/2008. Aveva accettato di aiutare a circoscrivere un focolaio in un Rsa, dove probabilmente era rimasto infettato. 324esima vittima tra i camici bianchi.
A cura di Biagio Chiariello
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Se ne va un altro medico simbolo della lotta al Covid. Ubaldo Amati è morto a 65 anni al Policlinico di Bari dopo aver contratto il Covid-19, è il 324 medico deceduto in Italia. Viveva a Locorotondo (Bari), di cui è stato anche il sindaco nel quinquennio 2003/2008. A darne notizia con un post su Facebook è l'attuale primo cittadino del comune pugliese, Antonio Bufano.  “L’amico Ubaldo se n’è andato dopo dure settimane di lotta contro il Coronavirus: una lotta che aveva lasciato profondi strascichi sul suo stato di salute. Ubaldo non è stato semplicemente un medico o un ex sindaco straordinario, Ubaldo era legato profondamente alla nostra terra", scrive Bufano.

A nome di tutto il consiglio dell’Ordine esprimo le mie più sentite condoglianze alla moglie Antonella e ai due figli Dario e Carlo, anche loro medici. Si era impegnato con abnegazione e spirito di sacrificio durante l'emergenza, per assistere i pazienti della Rsa di Locorotondo. Rappresenta un esempio per tutti i medici": è il messaggio di cordoglio del presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, Filippo Anelli.

Chi era Ubaldo Amati

Amati era un medico di base (specializzato in neurologia), e aveva accettato di aiutare a circoscrivere un focolaio in una Rsa di Locorotondo, dove si è infettato. "Fare il medico è il mio lavoro, la mia missione", aveva dichiarato accettando l'incarico di responsabile della struttura. Dopo l'esplosione del cluster e il contagio, le sue condizioni di salutare si erano aggravate, ma era riuscito a guarire: sembra che nelle ultime settimane Amati si fosse ormai negativizzato. Ma lesioni lasciate dal virus ai suoi polmoni, non gli hanno permesso di salvarsi. Lascia la moglie Antonella e i due figli, Dario e Carlo, entrambi medici. Per venerdì 19 febbraio, "in ricordo di Ubaldo e dell'opera che ha svolto al servizio della nostra città", il sindaco Bufano ha proclamato un giorno di lutto cittadino.

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