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Covid, Molise chiede intervento dell’Esercito: “Posti letto finiti, servono mezzi e medici”

Il Molise chiederà l’intervento dell’Esercito per far fronte all’emergenza covid. Lo prevede una mozione approvata dall’assemblea regionale dopo la nuova impenna di contagi che ha mandato il tilt il sistema sanitario. Mancano i particolare posti in terapia intensiva e sub-intensiva, quindi i pazienti gravi vengono già trasferiti fuori dai confini regionali.
A cura di Antonio Palma
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Il Molise chiederà l'intervento dell'Esercito per far fronte all'emergenza covid in regione dopo la nuova impenna di contagi che ha mandato il tilt il sistema sanitario. Lo prevede una mozione presentata dai consiglieri regionali di minoranza del Pd, Micaela Fanelli e Vittorino Facciolla, approvata dall'Assemblea regionale a maggioranza. "Una scelta forte e urgente perché, oltre alle strutture mobili che si stanno montando in Basso Molise, moduli senza Rianimazione, ci vengano in soccorso con mezzi e personale" ha commentato la capogruppo Fanelli. Il provvedimento nel dettaglio obbliga il presidente della Regione Molise Donato Toma a chiedere al ministero della Difesa l'intervento dell'Esercito per l'attivazione in emergenza di almeno dieci posti letto di terapia intensiva Covid presso vari ospedali della regione.

In Molise ospedali da campo

Non solo, l'atto di indirizzo approvato dall'assemblea regionale molisana impegna il governatore a rendere operativi i posti di terapia intensiva presso l'ospedale ‘San Timoteo' di Termoli, in provincia di Campobasso, attraverso l'adattamento del reparto di Rianimazione, schermando gli ambienti, separando i percorsi, garantendo la separazione dei percorsi e le procedure di sicurezza degli operatori. La mozione presentata dopo una esplosione di casi covid per la variante inglese del coronavirus che ha messo in difficoltà le strutture ospedaliere della regione.

Mancano posti letto in intensiva

Molte strutture non hanno più posti letto covid mentre in altre vanno ormai esaurendosi. Mancano i particolare posti in terapia intensiva e sub-intensiva, quindi i pazienti gravi vengono già trasferiti fuori dai confini. La Regione ha chiesto aiuto alla Protezione Civile che ha disposto l’attivazione della Cross per organizzare il trasferimento di 8 malati gravi a Grosseto, Roma, Foggia e Cesena. “C'è stata nel basso Molise, nella zona di Termoli, una esplosione di casi per la variante inglese del coronavirus. Siamo in grave sofferenza, mancano medici”, ammette Oreste Florenzano, direttore generale dell’Asrem, l’azienda sanitaria regionale.

Molise regione con più zone rosse

Per fronteggiare la nuova ondata di casi, "dal 3 marzo saranno istallati dei moduli con posti letto di terapia intensiva fuori dal pronto soccorso del Cardarelli di Campobasso (10 posti), dell'ospedale di Termoli (10) e dell'ospedale di Isernia (6) " ha spiegato Florenzano ma anche questi potrebbero non bastare visto l'aumento continuo dei casi. La Regione Molise non a caso è quella con più mini zone rosse locali e dove un Comune su quattro ha restrizioni maggiori di quelle regionali almeno fino al 7 marzo.

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