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Covid 19

Covid, l’Ema dice che ci dovremo rivaccinare ogni anno come succede per l’influenza

“È probabile che dovremo aggiornare regolarmente i vaccini contro il Covid19 per offrire la rivaccinazione ai gruppi vulnerabili, come facciamo con il vaccino dell’influenza”: così Marco Cavaleri, responsabile della strategia vaccinale dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco.
A cura di Susanna Picone
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Un vaccino anti-Covid aggiornato ogni anno, come succede già con l’influenza. È di quanto ha parlato Marco Cavaleri, responsabile della strategia per le minacce sanitarie e i vaccini dell'Agenzia europea del farmaco Ema, durante il periodico briefing per la stampa, l'ultimo del 2022.

"È probabile – ha spiegato Cavaleri – che dovremo aggiornare regolarmente i vaccini anti-Covid per offrire la rivaccinazione ai gruppi vulnerabili, come facciamo" ogni anno "con il vaccino antinfluenzale". Secondo il responsabile dell’agenzia europea del farmaco il virus Sars-CoV-2 non sparirà, "è qui per restare". "Dovremo muoverci con prudenza verso una nuova normalità" usando "al meglio gli strumenti che possono proteggerci, a partire dai vaccini".

"I dati suggeriscono che la vaccinazione primaria con vaccini adattati dovrebbe indurre un'ampia risposta immunitaria nelle persone che non sono ancora state esposte o vaccinate", così ancora Cavaleri nel punto stampa.

Cavaleri ha parlato anche dell’alto rischio che gli ospedali possano andare sotto pressione nelle prossime settimane, non solo a causa del Covid ma anche dell’influenza. "C'è un alto rischio che la circolazione concomitante di virus respiratorio sinciziale, influenza e Sars-Cov2 metteranno sotto pressione il sistema sanitario europeo nelle prossime settimane. È già stato riferito in diversi Paesi europei e per questo è estremamente importante che la popolazione vulnerabile, i più anziani, le donne incinte e i pazienti immunocompromessi vengano vaccinati contro l'influenza e contro il Covid", ha dichiarato.

Cavalieri ha quindi ricordato che l’Ema è diventato il primo ente regolatore al mondo ad approvare un anticorpo monoclonale per prevenire gravi malattie delle basse vie respiratorie causate dal virus respiratorio sinciziale nei neonati e nei bambini. Le dosi "dovrebbero essere somministrate prima della stagione del virus sinciziale, quando c'è un rischio di infezione nella comunità, o il prima possibile dopo la nascita per i bambini nati durante la stagione dell’rsv".

Ha quindi aggiunto che i vaccini per l'Rsv sono in fase avanzata di sviluppo e un vaccino per la prevenzione della malattia respiratoria delle basse vie negli anziani è già in fase di valutazione presso l'Ema.

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