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Covid, il mondo si blinda: cosa fanno gli altri paesi per frenare la corsa della variante Omicron

Dal lockdown dell’Olanda all’obbligo vaccinale tedesco: ecco come i paesi si stanno organizzando per frenare i contagi causati dalla variante Omicron.
A cura di Davide Falcioni
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"La variante omicron di SARS-CoV-2 è uno dei virus umani più contagiosi mai apparsi sul nostro pianeta. L’alternativa per ogni terrestre sarebbe solo se incontrarlo da vaccinato o da non vaccinato". A scriverlo su Twitter è stato la scorsa settimana il professor Roberto Burioni, commentando i dati di svariati studi che dimostrano come la variante B.1.1.529 sia in grado di replicarsi a una velocità finora mai vista, tale da imporre nuove e più severe restrizioni in molti paesi del mondo. Omicron è stata finora segnalata in 89 Paesi e sta raddoppiando i contagi ogni 1,5-3 giorni: numeri di fronte ai quali i governi non possono più restare a guardare ma sono chiamati a prendere decisioni spesso impopolari e comunque sempre molto difficili.

Olanda in lockdown fino al 14 gennaio

Di fronte a una progressione del genere, e alla capacità di questa mutazione di eludere la protezione conferita da due dosi di vaccino, molte nazioni sono tornate a blindarsi. Lo fa ad esempio l'Olanda: due sere fa il primo ministro Mark Rutte ha annunciato un nuovo lockdown in diretta tv, disponendo la chiusura di ristoranti, bar, cinema, teatri e negozi non essenziali, almeno fino al 14 gennaio. La stretta, quasi da ultima spiaggia, è stata adottata con "umore cupo", ha ammesso il primo ministro, sottolineando nel contempo che Omicron si sta "diffondendo più velocemente di quanto temessimo" e che bisogna "prevenire il peggio", cioè la saturazione delle strutture sanitarie.

Regno Unito tra volto da Omicron: probabili nuove restrizioni dopo Natale

Ma tira "aria di lockdown" anche nel Regno Unito, dove i consulenti del Governo hanno chiesto a gran voce di introdurre severe restrizioni nel periodo natalizio: con più di 90mila nuovi contagi Covid trainati proprio da Omicron, il premier Boris Johnson ha ricevuto dagli esperti una serie di opzioni nell'ambito di un cosiddetto Piano C per fronteggiare l'epidemia, che vanno da "una serie di restrizioni fino al lockdown". Lo rende noto il Financial Times, citando persone vicine al premier britannico, che vorrebbe ancora seguire la strada delle raccomandazioni, ma a cui è stato suggerito un approccio realistico di fronte alla crescente minaccia di Omicron. Secondo Ft, vi è la possibilità che venga introdotto il divieto di incontri al chiuso tranne che per motivi di lavoro, mentre bar, pub e ristoranti potrebbero servire i clienti solo all'aperto.

In Francia Super Green Pass, la Germania punta sull'obbligo vaccinale

La Francia ha deciso di introdurre il super Green pass (in cui conta solo il vaccino e non i tamponi), ma in vista delle festività gli esperti hanno suggerito "restrizioni  significative" a Capodanno, "se necessario anche il coprifuoco". Nella ville lumiere sono stati annullati i fuochi d'artificio ed i concerti di fine anno sugli Champs-Elysée.  In Germania il Ministro della Salute Karl Lauterbach ha chiarito che "non ci sarà un lockdown prima di Natale, ma avremo una quinta ondata, perché abbiamo oltrepassato un numero critico di infezioni Omicron. Questa ondata non può più essere completamente fermata", ma può essere combattuta "con i vaccini obbligatori. Questa è la mia ferma convinzione".

Svizzera: solo vaccinati e guariti potranno entrare in bar e ristoranti

La Svizzera consentirà solo alle persone vaccinate o guarite di accedere all'interno di ristoranti, siti culturali e strutture sportive e ricreative, nonché agli eventi al coperto. Non solo: secondo un sondaggio pubblicato oggi dal Sonntagsblick, la metà della popolazione sarebbe favorevole a un lockdown per i soli non vaccinati. Due terzi degli svizzeri approvano anche l’introduzione della cosiddetta regola del certificato 2G (dal tedesco “geimpft” e “genesen”, ossia vaccinati o guariti), annunciata venerdì scorso dal governo.

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