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Costa Concordia, l’ultimo equipaggio della nave fantasma

La legge prevede che la compagnia che ha preso in carico la demolizione del relitto nel porto di Genova debba dotarsi di una squadra di lavoro: il comandante Schettino ha quindi un successore. Ci sono anche un direttore di macchina, un ufficiale e sette marittimi.
A cura di Biagio Chiariello
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La Costa Concordia ha cominciato il percorso che porterà al suo smantellamento. Ma a bordo c’è ancora un equipaggio. L’ultimo equipaggio prima della sua inesorabile fine. La nave da crociera naufragata all’ombra del Giglio 2 anni e mezzo fa ha infatti dovuto dotarsi per legge di un nuovo equipaggio con un comandante e 10 marittimi, tutti genovesi, selezionata Esa Group, società specializzata in questo tipo di attività. Alla quale si è rivolto il cantiere San Giorgio del Porto, in questo caso nelle inedite vesti di armatore della Concordia. La notizia è riportata dall'edizione genovese del quotidiano La Repubblica che sottolinea come "il cantiere, infatti, secondo gli accordi è diventato proprietario della nave al momento dell'attracco e quindi deve dotarsi di un equipaggio". Per questo motivo è stata selezionata una squadra formata a tutti gli effetti da marittimi: un comandante, che succede inevitabilmente a Francesco Schettino nel governo della nave; un direttore di macchina, un ufficiale e sette marittimi.

Ma che cosa un equipaggio di una nave che non naviga?

"Fa tanto, tantissimo – risponde Gianenzo Duci, presidente degli agenti marittimi genovesi che ha selezionato il team -. Garantisce il rispetto del protocollo di sicurezza e nel caso della recente allerta meteo ha immediatamente chiamato gli ormeggiatori perché rinforzassero appunto gli ormeggi della nave. Tiene sotto controllo la stabilità della nave, attività che sarà ancor più delicata quando inizieranno i lavori di demolizione ed è ovviamente di supporto a tutti quelli che salgono a bordo. Un lavoro prettamente da marittimi. Gli uomini della squadra fanno i turni di guardia così da non lasciare mai sguarnita la nave, alle 8, alle 16 e alle 24". Proprio la questione dei turni ha favorita la scelta ‘nazionale’ dell’equipaggio: così possono tutti tornare a dormire a casa loro.

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