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La scomparsa di Kata a Firenze

Cosa dicono i carabinieri sulla bambina scomparsa a Firenze: “Lavoriamo sugli occupanti dell’ex hotel”

Continuano le ricerche per ritrovare Mia Kataleya Chicllo Alvarez, conosciuta come Kata, la bambina di 5 anni scomparsa sabato. Il generale Gabriele Vitagliano, comandante provinciale dei carabinieri di Firenze, ha incontrato i giornalisti per fare il punto sulle indagini.
A cura di Susanna Picone
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La bimba scomparsa a Firenze
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"Non farò denuncia, non farò niente, ma lasciatela tornare a casa". È il nuovo appello fatto questa mattina dalla madre di Kataleya, la bambina peruviana di 5 anni scomparsa sabato a Firenze. Le ricerche della piccola Kata continuano e, a questo punto, sembra sempre più probabile l’ipotesi rapimento. Lo dicono chiaramente i carabinieri che indagano sul caso.

"Parliamo di rapimento, ma per ora solo da un punto di vista statistico. Quasi sicuramente la bambina non è dentro l'albergo e l'ipotesi che sembra più probabile è che sia stata portata via da un adulto. Ancora tutte le ipotesi sono aperte, ma il rapimento diventa sempre più probabile e se è un rapimento potrebbe essere motivato da una ritorsione", le parole del generale Gabriele Vitagliano, comandante provinciale dei carabinieri di Firenze, che ha incontrato i giornalisti per fare il punto sulle indagini sulla scomparsa di Mia Kataleya Chicllo Alvarez.

Vitagliano ha detto subito che non ci sono novità rispetto a ieri. Kata è stata vista sabato 10 giugno l’ultima volta nell'ex hotel Astor, nella zona di Novoli, dove vive con la famiglia. Nell'ex albergo risse tra gruppi che si contendono gli alloggi sono all'ordine del giorno.

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"È confermata la ricostruzione con la bambina che giocava nel cortile e poi tra le 15 e le 15,15 è stata persa di vista – ha detto Vitagliano – . La madre e altri hanno iniziato a cercarla e poi, quando hanno perso la speranza di trovarla, sono andati alla stazione dei carabinieri di Santa Maria Novella e mentre presentavano la denuncia immediatamente la Prefettura ha avviato immediatamente il piano persone scomparse".

"La madre – ha detto ancora il generale – ha supposto che la sparizione della figlia possa essere collegata a litigi nell'albergo. È una delle piste che stiamo seguendo. Non ci ha dato però un nome o elementi su una persona (ieri al Tg1 la madre aveva detto di aver fatto dei nomi, ndr). Stiamo lavorando sugli occupanti dell'albergo. Ci sono elementi emersi sugli occupanti, ma finora non sembrano collegati alla sparizione".

I carabinieri hanno parlato anche della telefonata che avrebbe ricevuto Isabel, una amica della mamma della bambina. "Una amica della madre ha ricevuto una telefonata di una persona che diceva che la bambina era con lui. Riteniamo che fosse un mitomane, non ha fornito elementi pratici e non ha detto perché avrebbe fatto il sequestro. Riteniamo che sia una telefonata fallace ma ci stiamo lavorando lo stesso per individuare l'autore".

La procura, come confermato dallo stesso generale Vitagliano, ha aperto un fascicolo sulla scomparsa della bambina. A quanto si apprende, il fascicolo sarebbe stato aperto inizialmente per l'ipotesi di reato di abbandono di minore e successivamente, sulla base degli elementi emersi, sarebbe stato cambiato in sequestro di persona.

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