Corpo carbonizzato in un distributore di benzina nell’Agrigentino, la vittima è una 41enne

Tragico ritrovamento nella mattinata di oggi, domenica 11 maggio. Il cadavere carbonizzato di una donna è stato rinvenuto all'interno di un'auto vicino alla pompa di un distributore di benzina Lukoil in una strada provinciale fra Aragona Caldare e Favara, in contrada San Benedetto, nell'Agrigentino.
La vittima, a quanto si apprende, è una 41enne di Favara. Accanto al corpo è stata trovata anche la Fiat Punto della donna che è stata completamente avvolta dalle fiamme. Il veicolo e il distributore sono stati subito sequestrati e sono scattate le indagini dei Carabinieri.
Se inizialmente si era pensato a un tragico incidente, ovvero che la donna si fosse fermata per fare un rifornimento di carburante con il self-service causando l'incendio inavvertitamente, nelle scorse ore si è fatta strada ed è stata confermata l'ipotesi del gesto volontario. La 41enne si sarebbe tolta la vita.
Gli uomini dell'Arma dei Carabinieri hanno infatti verificato sul luogo la presenza e il funzionamento degli impianti di video-sorveglianza. Le immagini riprese dalle telecamere hanno aiutato gli investigatori a stabilire quanto accaduto.
Dopo aver visionato i filmati che hanno dato la conferma del suicidio, il sostituto procuratore di turno di Agrigento ha dissequestrato la salma della 41enne, madre di cinque figli. Domani, alle ore 15,30, si terranno i funerali nella chiesa Madre di Favara.
I motivi del gesto sono al momento inspiegabili e i militari dell'Arma, sentiranno i familiari della donna che era divorziata. Sotto choc l'intera comunità di Favara, anche il sindaco Antonio Palumbo è accorso in contrada San Benedetto dove c'è l'impianto di distribuzione carburanti che è stato sequestrato su disposizione della Procura di Agrigento.
Sui giornali locali si legge che il primo a intervenire sul posto sarebbe stato un Vigile del fuoco libero dal servizio, che accortosi della vettura in fiamme, si sarebbe avvicinato al luogo trovando il corpo della donna senza vita. Subito dopo avrebbe quindi allertato i colleghi, che sono arrivati rapidamente, insieme ai militari dell’Arma.