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Covid 19

Coronavirus Modena, “non abbiamo più acqua in ospedale, portate bottigliette”: ma è un fake news

“La notizia non è vera. L’acqua ce l’hanno e se avessero un problema chiederebbero una mano alla protezione civile. Siamo in emergenza, non date fastidio e ragionate” ha spiegato il sindaco di Carpi, Alberto Bellelli, su Facebook. Ma quella delle bottigliette è solo l’ultima fake news in ordine di tempo sul Covid-19.
A cura di Biagio Chiariello
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Nelle ultime ore a Carpi, in provincia di Modena, è circolata una voce sulla presunta mancanza di bottigliette d'acqua all'ospedale ‘Ramazzini' in questi giorni di emergenza da Coronavirus. Tutto falso. Si tratta di un fake news, come confermato anche dal sindaco Alberto Bellelli su Facebook. E proprio su un gruppo del noto social network si era diffusa la bufala. Con il risultato che diversi cittadini sono scesi in strada, con l’intendo di fare un bel gesto portando l'acqua al personale sanitario. “La notizia non è vera. L'acqua ce l'hanno e se avessero un problema chiederebbero una mano alla protezione civile" assicura Bellelli. Fake news simile nei giorni scorsi era circolata a Piacenza. Il sindaco sottolinea il rischio di messaggi di questo tipo: "La gente ha visto, ha preso l'acqua, è uscita di casa, sta andando al Ramazzini che è l'unico posto dove non bisognerebbe andare in questo momento. Bisogna rimanere lontano perché stanno gestendo problemi ben più gravi. E poi si fanno assembramenti". L'invito alla cittadinanza è dunque quello di "non dare fastidio a chi lavora in emergenza. Se fate così ci facciamo del male e si prendono dei rischi. Facendo così, si fa del male alla buona fede delle persone".

Le fake news più recenti sul Coronavirus

E in realtà ormai in questi giorni, tra le chat di Whatsapp e i vari social network, non si contano più le fake news sull'emergenza sanitaria più grave degli ultimi anni. La disinformazione va purtroppo a braccetto con la preoccupazione degli italiani, con risultati spesso deleteri. Dalla ‘storia' dell'uso di un solo paio di scarpe per andare fuori, con l'invito a lasciarle fuori dalla porta di casa un volta utilizzate perché il virus riuscirebbe a rimanere vivo per 9 giorni sull'asfalto, passando per l’acqua calda arma contro il coronavirus visto che il patogeno morirebbe alla temperatura di 26-27 gradi, fino alla voce sulla vitamina C da somministrare a bambini, adulti e soprattutto anziani, nell'ordine di 1-2 grammi al giorno per difendersi dal coronavirus: tutte bufale smentite dagli esperti.

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