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Coronavirus, messe in diretta streaming a Turano dopo la chiusura delle chiese: “Vicini ai fedeli”

Dopo l’ordinanza della Regione Lombardia secondo cui le chiese devono restare chiuse sino a data da destinarsi e limitare quindi la propagazione del Coronavirus, don Ivano, parroco di Turano (Lodi), ha avuto l’idea di trasmettere le funzioni in diretta su Facebook: “in questi casi è molto importante per far comprendere la vicinanza del pastore ai propri fedeli”, ha detto a Fanpage.it.
A cura di Filippo M. Capra
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"Se si ferma don Ivano, si ferma tutto". Parlano così del sacerdote di Turano (Lodi) i fedeli che non possono più prendere parte alle messe a causa dell'ordinanza regionale di chiudere momentaneamente le chiese durante l'emergenza Coronavirus. Don Ivano, però, ha trovato la soluzione: trasmettere la funzione in diretta video su Facebook, così da poter arrivare a tutti coloro che avrebbe altrimenti incontrato in chiesa.

La messa in diretta Facebook, l'idea di don Ivano

"Tutti i cittadini possono seguirla via Facebook", spiega a Fanpage.it un fedele di Turano, incalzato da don Ivano: "Noi stiamo facendo le messe a porte chiuse. È grave perché i fedeli non possono assistere direttamente su queste ordinanze". Il parroco spiega poi che l'idea è venuta a diversi altri suoi colleghi: "Parecchi sacerdoti nel Lodigiano hanno pensato di utilizzare strumenti che la tecnologia pone nelle nostre mani". E mentre fa le prove generali per l'inquadratura e la sua giusta angolazione, padre Ivano sottolinea che quella in streaming "è una messa che vale anche perché i fedeli non possono partecipare direttamente in chiesa e quando è così, la messa in televisione vale".

Don Ivano: Le confessioni le facciamo senza guardarci

Il suo ruolo, come don Ivano sa, "in questi casi è molto importante per far comprendere la vicinanza del pastore ai propri fedeli". L'unico momento della funzione che non potrà essere rispettato, è quello della Comunione: "Meglio evitare qualsiasi forma di contagio, perché gli ammalati sono ammalati". Nella vita di tutti i giorni, invece, cambiano anche le modalità di confessione: "Le facciamo non guardandoci. Un metro da me, un metro da te", conclude don Ivano.

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