Influenza stagionale in calo, chi ha sintomi ora potrebbe avere il Covid-19
Secondo David Lembo, docente al dipartimento di Scienze cliniche e biologiche dell’Università di Torino, dove dirige il Laboratorio di virologia molecolare e ricerca antivirale, ha detto che probabilmente molti sintomi simil-influenzali riscontrati in questo periodo nei pazienti sono riconducibili al coronavirus. "La doverosa premessa consiste nel dire che una diagnosi può essere fatta solo eseguendo i test da laboratorio", ha detto l'esperto in un'intervista a ‘la Stampa', ma "visto che la curva epidemica dell’influenza stagionale è calante mentre quella del Covid-19 è probabilmente al suo apice, è plausibile ipotizzare che in questi giorni una quota significativa di sintomi simil-influenzali sia dovuta all’infezione da coronavirus".
L'influenza stagionale, ha detto ancora Lembo nell'intervista, "ad oggi non è totalmente sparita, anche se gli ultimi dati ci dicono che il picco è stato ampiamente superato e il livello di incidenza raggiunto si colloca all’interno della ‘soglia di bassa intensità'. Va però detto che in alcune regioni come Piemonte e Lombardia l’incidenza è superiore al 5 per mille, cioè superiore a quanto rilevato a livello nazionale, dove l’incidenza la scorsa settimana era di 4 persone ogni mille".
In pratica, in presenza di sintomi influenzali, secondo gli esperti bisogna comportarsi come se si fosse positivi al coronavirus: "È un suggerimento ragionevole, anche se non cambia la sostanza di quello che già viene consigliato: isolamento sociale e quarantena qualora si avvertissero dei sintomi simil-influenzali. In casi di convivenza con altre persone, attendendo conferme di tipo diagnostico, è comunque indispensabile indossare una mascherina e attuare un’attenta pulizia degli ambienti".
Per l'influenza stagionale abbiamo già dei vaccini a disposizione che riescono a proteggere la popolazione. "L’infezione da Covid-19 è invece causata da un virus, chiamato Sars-Cov2, completamente diverso da quello influenzale. Si tratta di un virus che solo di recente è passato dal mondo animale all’uomo. Di conseguenza è scarsamente adattato alla nostra specie. È poco conosciuto al punto che nonostante gli sforzi della comunità scientifica non abbiamo né vaccini, né farmaci antivirali".