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Coronavirus, Guerra (Oms): “Rischio che epidemia, dopo una prima fase, possa ripartire dalla Cina”

“Non abbiamo ancora un vaccino, speriamo di averlo, dobbiamo rallentare l’epidemia e il contenimento serve a questo, per garantire una migliore risposta da parte dei servizi sanitari, che così non vengono travolti, e per portare avanti la ricerca. Il rischio che l’epidemia di Covid-19 dopo questa prima fase possa in seguito ripartire c’è, a partire dalla Cina, dove certo non tutta la popolazione è stata colpita”: queste le parole di Ranieri Guerra, dell’Oms.
A cura di Annalisa Girardi
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"Il rischio che l'epidemia di Covid-19 dopo questa prima fase possa in seguito ripartire c'è, a partire dalla Cina, dove certo non tutta la popolazione è stata colpita": questo l'avvertimento di Ranieri Guerra, dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms). "Non abbiamo ancora un vaccino, speriamo di averlo, dobbiamo rallentare l'epidemia e il contenimento serve a questo, per garantire una migliore risposta da parte dei servizi sanitari, che così non vengono travolti, e per portare avanti la ricerca", ha aggiunto Guerra, intervenendo durante la quotidiana conferenza stampa della Protezione Civile sui dati aggiornati in merito all'emergenza coronavirus.

Già nel pomeriggio Guerra aveva sottolineato l'importanza di questa settimane per capire se l'Italia, con le sue misure restrittive, stesse andando nella giusta direzione: "In Italia  sembra essere in diminuzione la velocità di espansione del virus, e questo potrebbe portare a un rallentamento della casistica. Ma occorreranno 2-3 giorni per capire il trend". Il rappresentate dell'Oms aveva quindi affermato che non fosse ancora prevedibile individuare il picco: "Nel momento Nel momento in cui si inizia a vedere un rallentamento dell'epidemia le misure vanno rafforzate, insomma non va abbassata la guardia".

Ranieri Guerra nella conferenza stampa della Protezione Civile ha anche rivendicato l'atteggiamento mostrato sino ad oggi dal nostro Paese, che avrebbe risposto all'emergenza coronavirus "con estrema coesione sociale, per una volta, e con uno sforzo eccezionale". Rispetto a quanto sta accadendo nel resto dell'Europa, Guerra ha sottolineato: "L'Oms guarda cosa accade in Italia perché anche in altri Paesi, dopo una iniziale negazione, il problema si sta manifestando in tutta la sua interezza e sono stati presi provvedimenti che ricalcano quelli italiani", sottolineando che l'epidemia negli altri Stati "segue di 5-8 giorni quanto accaduto in Italia". Ad oggi in Italia ci sono 31506 contagiati, di cui 2941 guariti e 2503 morti. Sono 345 i morti in più rispetto a ieri e 2989 i nuovi casi positivi di Covid-19. 192 invece i nuovi guariti.

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