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Coronavirus di Wuhan, l’esperto: “L’Italia è una bomba microbiologica a orologeria”

“La mancanza di conoscenze scientifiche e di fiducia nei confronti della scienza e quindi dei vaccini sta determinando una grande vulnerabilità”, a dichiararlo è Walter Ricciardi, ex presidente dell’Istituto superiore di sanità e presidente della Mission board on cancer della Commissione europea. Secondo Ricciardi, in questo contesto “il nostro Paese è uno dei più deboli”, in pratica una vera e propria “bomba microbiologica a orologeria”.
A cura di Antonio Palma
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Gli scienziati sono già al lavoro per trovare un rimedio o un vaccino contro il nuovo Coronavirus di Wuhan, il misterioso virus che sta facendo già vittime in Cina e ora si sta diffondendo anche negli altri continenti  ma il vero problema è “la mancanza di conoscenze scientifiche e di fiducia nei confronti della scienza e quindi dei vaccini che sta determinando una grande vulnerabilità”, a dichiararlo è Walter Ricciardi, ex presidente dell'Istituto superiore di sanità e presidente della Mission board on cancer della Commissione europea. Secondo Ricciardi, in questo contesto “il nostro Paese è uno dei più deboli”, in pratica una vera e propria “bomba microbiologica a orologeria”.

“Tutte le malattie infettive dovrebbero essere possibilmente contrastate con i vaccini, perché in questo modo si evita l'insorgenza di patologie” ha ricordato infatti l’esperto intervisto da Io Messaggero, aggiungendo che queste però “sono scelte che devono essere fatte dai governi e dalle istituzioni internazionali, che mettono risorse, nonché dalle industrie che poi mettono la capacità per produrli. “Un nuovo vaccino può arrivare a costare 2 miliardi di euro. Ma quando la malattia può coinvolgere milioni di persone, come in questo caso, diventa una priorità. I vaccini hanno salvato milioni di vite e soltanto con i vaccini potremo evitare la pandemia” ha sottolineato Ricciardi.

Nel caso del Coronavirus fortunatamente siamo avvantaggiati perché “Grazie agli studi sulla Sars, un altro coronavirus, ora gli scienziati hanno bisogno di meno tempo, devono solo adattare le loro ricerche alle caratteristiche specifiche di questo nuovo virus. Accelerando tutti quanti i processi, possono raggiungere un risultato concreto”. I tempi dunque si accorciano. Quello sul Coronavirus “è un allarme giustificato perché l’esperienza maturata con la Sars e la Mers è che i virus trasmissibili per via respiratoria da uomo a uomo sono i più insidiosi, e certamente con la rapidità degli spostamenti di oggi si possono trasmettere velocemente da una parte all’altra del mondo” ha sottolineato l’espetto ricordando che per questo “bisogna restare attenti, e come nel caso dei Cdc americani, agire subito e preventivamente non aspettando che la situazione sia grave”.

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