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Covid 19

Insolito sintomo di Covid da nuova variante XEC in aumento in Italia: spesso ignorato, è più comune

Un insolito sintomo di Covid si riscontra più di frequente nelle infezioni da nuova variante XEC, il ceppo ricombinante in rapida crescita anche in Italia (dati di ottobre): rispetto a febbre, mal di gola e altri tipici segnali di Covid, era tra i sintomi meno comuni, insieme a diarrea e malessere generale: l’elenco completo.
A cura di Valeria Aiello
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Un insolito sintomo di Covid, finora considerato poco comune, è più spesso riportato nelle infezioni da nuova variante XEC: rispetto a febbre, mal di gola con tosse e altri tipici segnali di Covid, sembra essere diventata più frequente anche la perdita dell'appetito / Photo Credit: iStock
Un insolito sintomo di Covid, finora considerato poco comune, è più spesso riportato nelle infezioni da nuova variante XEC: rispetto a febbre, mal di gola con tosse e altri tipici segnali di Covid, sembra essere diventata più frequente anche la perdita dell'appetito / Photo Credit: iStock
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Un insolito sintomo di Covid, finora considerato poco comune, si riscontra più frequentemente nelle infezioni da nuova variante XEC, il ceppo ricombinante che minaccia di diventare la nuova variante dominante del coronavirus Sars-Cov-2. In Italia, secondo l’ultimo bollettino diffuso dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità (dati aggiornati a 6 ottobre 2024), la proporzione di casi di XEC è in aumento, analogamente a quanto si osserva a livello globale, dove la variante – inizialmente identificata in Germania – mostra una prevalenza crescente, anche se a ritmi differenti a seconda dei diversi Paesi.

Le varianti di Sars-Cov-2 in circolazione in Italia: i dati preliminari (aggiornati al 06 ottobre 2024) evidenziano la co-circolazione di differenti sotto-varianti di JN.1 attenzionate a livello internazionale, con una predominanza di KP.3.1.1. In crescita, inoltre, la proporzione di sequenziamenti attribuibili al lignaggio ricombinante XEC / Credit: Monitoraggio Covid settimana 75
Le varianti di Sars-Cov-2 in circolazione in Italia: i dati preliminari (aggiornati al 06 ottobre 2024) evidenziano la co-circolazione di differenti sotto-varianti di JN.1 attenzionate a livello internazionale, con una predominanza di KP.3.1.1. In crescita, inoltre, la proporzione di sequenziamenti attribuibili al lignaggio ricombinante XEC / Credit: Monitoraggio Covid settimana 75

Dove la variante XEC è più ampiamente diffusa, come in Francia, Regno Unito, Stati Uniti e Spagna, si rileva che i nuovi casi di Covid mostrano un quadro clinico “un po’ più simile all’influenza, spesso accompagnato da perdita dell’appetito, un sintomo di Covid insolito con la circolazione delle varianti emerse in primavera, denominate FLiRT, ma tornato ad essere segnalato in concomitanza della maggiore circolazione di XEC. Questa nuova variante, nata dalla ricombinazione delle varianti KS.1.1 e KP.3.3, entrambe derivate dall’evoluzione di JN.1 (la variante dominante a livello globale all’inizio del 2024) appartiene alla famiglia Omicron e, attualmente, è classificata tra le varianti sotto monitoraggio (VUM) dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Rispetto alle precedenti varianti, ha un vantaggio di crescita, probabilmente legato alla presenza di una rara mutazione a livello della proteina Spike (T22N) ereditata da KS.1.1 che, in combinazione con la mutazione Q493E di KP.3.3, sembra aver reso XEC più facilmente trasmissibile. Essendo una propaggine genetica di Omicron, la variante XEC causa comunque una malattia meno grave rispetto ai primi ceppi di Sars-Cov-2, con febbre, mal di gola con tosse e dolori muscolari.

Caratteristica distintiva sembra però appunto essere la perdita dell’appetito, diventata più comune, sebbene al momento non ci siano prove ufficiali di un diverso quadro clinico nei pazienti con Covid.

Quali sono i sintomi di Covid causati dalla variante XEC

I sintomi di Covid associati all’infezione da variante XEC sono sostanzialmente simili a quelli osservati con le altre varianti e sub-varianti Omicron, di cui anche le progenitrici di XEC fanno parte.

Sintomi tipici dell’infezione sono quindi febbre alta, mal di gola con tosse, mal di testa e dolori muscolari, ma con l’aumento della circolazione di XEC stanno crescendo anche le segnalazioni di un sintomo meno abituale, la perdita dell’appetito, in diversi casi accompagnato da diarrea e malessere generale, secondo alcuni resoconti che arrivano dal Regno Unito. L’Agenzia britannica per la sicurezza sanitaria (UKHSA), che nell’ultima settimana ha riportato anche un leggero aumento dei ricoveri ospedalieri, ha fatto un elenco completo dei sintomi di Covid, che include:

  • febbre alta e brividi
  • mal di gola con tosse
  • perdita del gusto o dell'olfatto
  • dolori muscolari e braccia o gambe pesanti
  • affaticamento o stanchezza
  • naso che cola, naso chiuso o starnuti
  • mal di testa
  • perdita di appetito
  • diarrea
  • malessere generale

Come proteggersi dalla variante XEC

Anche se XEC non è considerata una variante più pericolosa delle precedenti, le autorità sanitarie prevedono un’ondata invernale di Covid, in aggiunta all’influenza stagionale ormai alle porte e a una maggiore circolazione del virus respiratorio sinciziale (RSV), considerati nell’insieme le “tre principali minacce invernali”.

La buona notizia è che gli attuali vaccini anti-Covid aggiornati hanno come target le sotto-varianti Omicron derivate da JN.1, di cui fa parte anche XEC, per cui garantiscono un buon livello di protezione dalle malattie gravi in caso di infezione da queste sotto-varianti.

In Italia, per la campagna vaccinale anti-Covid 2024-2025 viene utilizzato il vaccino di Pfizer (Cominarty JN.1): la vaccinazione, gratuita per tutti, è fortemente raccomandata e offerta attivamente per le categorie a rischio (over 60, fragili, medici, operatori sanitari e donne in gravidanza) e, salvo specifiche indicazioni o valutazioni cliniche, può essere co-somministrato con l’antinfluenzale.

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