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Coronavirus Cina, i consigli di Roberto Burioni: “Lavarsi le mani e starnutire nel gomito”

Il medico Roberto Burioni è intervenuto a “Che tempo che fa” e ha parlato del coronavirus di Wuhan che sta spaventando la Cina. Ha spiegato che non si deve generare allarme nella popolazione, anche perché in Italia il virus ancora non è arrivato, ma al tempo stesso ha dato dei consigli utili per ostacolare la diffusione di malattie respiratorie.
A cura di Susanna Picone
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Il famoso medico Roberto Burioni è nuovamente intervenuto sul nuovo coronavirus di Wuhan che sta spaventando la Cina, dove ha provocato già più di 80 morti, e non solo. Burioni, ospite della trasmissione di Fabio Fazio “Che tempo che fa”, ha spiegato che non bisogna avere paura, anche perché in Italia il virus ancora non c’è, ma ha dato dei consigli utili per ostacolarne la diffusione. Ad esempio, oltre a sconsigliare le partenze per la Cina, dal punto di vista del comportamento individuale Burioni consiglia di lavarsi spesso le mani per ostacolare la diffusione di malattie respiratorie di questo tipo, compreso dunque il coronavirus cinese. E anche di starnutire nel gomito (e non nelle mani) perché in questo modo non vengono toccate altre cose. Inoltre, il medico ha chiesto a chiunque dovesse sentirsi male al ritorno da un viaggio in Cina di non andare al pronto soccorso ma di chiamare il 118: “Io ho detto anche al Ministro – ha detto Burioni – di creare una rete di unità di emergenza che vadano a casa dei pazienti perché l’unica arma che abbiamo è la non diffusione”.

Al momento non c'è un vaccino contro il coronavirus – A “Che tempo che fa” Roberto Burioni ha ribadito anche un concetto che aveva lui stesso già sottolineato: ovvero che nella lotta al coronavirus di Wuhan abbiamo uno svantaggio che consiste nel fatto che questa malattia può essere trasmessa anche da individui che non hanno sintomi. “Non sappiamo quanto, però può accadere e quindi questo potrebbe rendere più difficile la lotta contro questo virus”, ha detto Burioni, che però ha definito comportamenti senza senso quelli di evitare i cinesi o anche i ristoranti asiatici. “In questo momento c’è l’influenza quindi chiunque di origine asiatica ha un po’ di tosse viene messo tra i casi sospetti, questo non va bene, perché genera allarme nella popolazione. Quello che dobbiamo fare è invece usare la testa, la ragione”, ha aggiunto il noto virologo. Che a proposito del coronavirus ha anche detto che al momento non esiste ancora un vaccino contro questo virus.

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