Coppia uccisa a Bologna, fermato il coinquilino: doveva lasciare casa, poi la lite per 20mila euro

Ci sarebbe una lite per 20 mila euro dietro il duplice omicidio di Luca Monaldi e Luca Gombi avvenuto in una casa di Bologna. I due – erano uniti civilmente dal 2023 – sono stati aggrediti e uccisi con un coltello in un palazzo di piazza Unità. Per l'accusa di omicidio è stato fermato il loro coinquilino Gennaro Maffia, 48enne italiano, nato in Venuezela, dove risiede la famiglia: la polizia lo ha trovato all'aeroporto di Barcellona. Alla base di tutto ci sarebbe stata una questione di soldi: Gondi e Monaldi stavano ultimando le operazioni per la vendita della loro casa alla Bolognina, con l'obiettivo di trasferirsi in campagna. Per questo Maffia avrebbe dovuto lasciare l'appartamento. I tre sembra che avessero trovato una intesa economica: 20mila euro che la coppia avrebbe consegnato al coinquilino per rescindere il contratto di affitto.
Ma ci sarebbe un ipotetico ammanco di denaro. Tra le indagini della polizia ci sarebbe anche il colloquio dello scorso giovedì fra Maffia e un direttore di una filiale di banca: il fermato giustificava dei fondi spariti dando la colpa a uno dei proprietari di casa. Durante il colloqui avrebbe detto: "La pagheranno". Da qui i sospetti del possibile movente.
Le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno ripreso la fuga di Gennaro Maffia: si allontana con zaino e valigie, sembra calmo. Non corre. Poi prende un taxi e si dirige all'aeroporto Marconi di Bologna. Qui acquista poi due biglietti aerei in contanti, uno per Madrid e uno per Barcellona, forse per depistare le indagini che pensa siano già in corso. Sceglie l'aereo per Barcellona alla fine. Una volta nell'aeroporto spagnolo però viene fermato.
"È stata una corsa contro il tempo, in 11 ore, dalle 6.40 quando la prima volante è arrivata sul posto alle 18 – spiega Guglielmo Battisti, dirigente della squadra mobile – abbiamo lavorato senza sosta per individuare l'autore del gravissimo fatto, redigere una informativa, trasmetterla in procura. La procura ha richiesto una misura custodiale in carcere, il gip ha emesso la misura e contestualmente un mandato di arresto europeo perché il 48enne era a Barcellona. I biglietti dell'aereo sono stati acquistati ieri quindi ci sembra una fuga organizzata sul momento. Un reato nato fra le mura domestiche fra dissapori nati fra i proprietari di casa e l'inquilino che sono deflagrati improvvisamente in questa modalità tragica". Ora Gennaro Maffia si trova in carcere in Spagna, a disposizione delle autorità.