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Coop richiama crostata di ciliegie per possibile rischio chimico

Il ritiro riguarda un lotto di Crostata con Confettura di Ciliegia commercializzata a marchio Lago in alcuni punti vendita Coop. Si tratta di un richiamo disposto a scopo precauzionale dallo stesso produttore per la sospetta presenza di ossido di etilene in alcuni ingredienti usati per preparare la crostata.
A cura di Antonio Palma
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Un lotto di crostata di ciliegia è stato ritirato dal mercato in via precauzionale per un possibile rischio chimico per i consumatori. A segnalare il ritiro del prodotto dagli scafali dei supermercati è stata la Coop attraverso la sezione del proprio sito dedicata agli avvisi di richiamo di prodotti alimentari. Il ritiro riguarda un lotto di Crostata con Confettura di Ciliegia (28%) commercializzata a marchio Lago in alcuni punti vendita dell’azienda della grande distribuzione. Si tratta di un richiamo disposto a scopo precauzione dallo stesso produttore per la sospetta presenza di ossido di etilene in alcuni ingredienti usati per preparare la crostata.

Nel dettaglio, come recita l’avviso diffuso dalla Coop, il prodotto interessato dal richiamo è venduto in confezioni da 350 grammi ciascuna con il numero di lotto 21159 e il termine minimo di conservazione fissato al 15 febbraio 2022. La crostata richiamata è stata prodotta dalla ditta Lago Group Spa con sede a Galliera Veneta, in provincia di Padova, nello stabilimento di via Vittorio Veneto 103 a Tombolo, sempre in provincia di Padova.

La Coop rende noto che il richiamo riguarda solo alcuni supermercati della grande distribuzione sparsi in Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Toscana. Come sempre in questi casi, si raccomanda di non consumare la crostata con il numero di lotto indicato e restituirla al punto vendita d’acquisto. Per informazioni è possibile contattare il produttore al numero 049 9475511.

Ossido di etilene responsabile di centinaia di richiami

La presenza di ossido di etilene oltre i limiti di legge consentiti è stata responsabile negli ultimi mesi di centinaia di richiami di prodotti alimentari in Italia. Nella gran parte dei casi i richiami sono stati disposti  a causa di una partita di semi di sesamo tratta con ossido di etilene, una una sostanza chimica usata per disinfettare e sterilizzare ma in grosse quantità ritenuta cancerogena, mutagena e tossica e quindi vietata in Europa oltre certi limiti.

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