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Con occhiali da sole e mascherina palpeggiava turiste, arrestato 31enne: tra le vittime una 13enne

Un operaio di 31 anni, residente a Comacchio (Ferrara), è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di molestie sessuali compiute ai danni di almeno tre turiste in vacanza sulla riviera romagnola. Tra queste una ragazzina di appena 13 anni.
A cura di Lorenzo Bonuomo
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Foto d'archivio
Foto d'archivio

Le manette sono scattate per un operaio di 31 anni residente a Comacchio, nel ferrarese, arrestato dai carabinieri con l'accusa di aver molestato sessualmente almeno tre giovani donne – rispettivamente di 20, 13 e 24 anni – tra maggio e luglio. L'uomo è stato posto in custodia cautelare nel carcere "Costantino Satta" di Ferrara, in attesa di processo.

Le sue vittime predilette erano turiste in vacanza tra i lidi di Ferrara, nella riviera romagnola. Pinete e boschi situati nei pressi delle spiagge, invece, i luoghi prescelti per gli agguati. Aggressioni di cui risponderà presto in tribunale.

Il modus operandi adottato dal presunto molestatore seriale – come confermato a Fanpage.it dai militari dell'Arma – era sempre lo stesso: si aggirava nelle zone isolate dei retrospiaggia, in sella alla sua mountain bike, e appena notava una possibile preda camminare da sola la coglieva di sorpresa alle spalle.

Agiva sempre munito di occhiali da sole a specchio e mascherina per non farsi riconoscere. Se le cose si complicavano o interveniva qualcuno in difesa delle vittime, fuggiva in fretta e furia a bordo del suo mezzo a due ruote.

La prima donna a finire tra le grinfie del molestatore in bicicletta sarebbe stata una turista di 20 anni residente a Milano, nei dintorni del Lido Scacchi: lo scorso 17 maggio la giovane passeggiava tranquillamente con il suo cane, da sola, ascoltando musica. Improvvisamente, sarebbe stata bloccata alle spalle da mani sconosciute e palpeggiata insistentemente nelle parti intime.

Lo stesso aguzzino le avrebbe anche impedito un primo tentativo di fuga sbattendola contro un albero, per poi allontanarsi solo dopo aver allungato a più riprese le mani sul suo corpo.

La seconda violenza si sarebbe consumata invece il 3 luglio, ai danni di una ragazzina tedesca di appena 13 anni, in vacanza sul litorale comacchiese insieme ai genitori. Il molestatore l'avrebbe aggredita tra le piante di una pineta.

La ragazzina sarebbe riuscita a divincolarsi dalla sua morsa e a raggiungere il bungalow dove alloggiava con i genitori, dopo alcuni interminabili istanti di terrore. Ascoltata dai carabinieri, la vittima avrebbe offerto una descrizione del suo aggressore del tutto simile a quella riferita in precedenza dalla 20enne assaltata a maggio.

La 13enne è stata poi trasportata al pronto soccorso pediatrico dell'ospedale di Ferrara, dove il personale medico ha riscontrato lividi e segni di contusioni compatibili con quelli di un'aggressione.

Il terzo e ultimo episodio di molestie sarebbe avvenuto il 31 luglio seguente: a denunciare l'accaduto è stata un'altra turista residente nel milanese, di 24 anni: il maniaco le avrebbe afferrato il seno da dietro, mentre raccoglieva le more tra i rovi in un boschetto.

L'aggressore sarebbe stato messo in fuga dall'arrivo di alcuni passanti, attirati dalle urla della vittima. La ragazza avrebbe provato a impedire la fuga dell'uomo – senza successo – cercando di trattenere il colletto della sua maglietta mentre lui spingeva sui pedali della bici.

In base a quanto riferito dalle forze dell'ordine, sarebbero stati proprio gli indumenti usati per mascherare il volto – menzionati da tutte le vittime – a mettere gli inquirenti sulle tracce del ciclista: gli occhiali azzurri con lenti a specchio e la mascherina anti-Covid scura.

Gli altri indizi che hanno fatto scattare le manette nei confronti del presunto molestatore seriale sono venuti dalle tracce di Dna, riscontrate sui vestiti di almeno due donne aggredite. Secondo gli inquirenti – per gli episodi di violenze contestati – l'indagato rischia una condanna dai 6 a 12 anni di reclusione.

Gli stessi militari hanno affermato che nonostante siano stati "soltanto" tre i casi di molestie finiti nel mirino degli investigatori, questi hanno motivo di credere che l'uomo avrebbe tentato di aggredire anche altre donne nei mesi precedenti al suo arresto. Diventando un vero e proprio incubo per le turiste in vacanza.

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