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Come sta il carabiniere ferito ad Acireale da un proiettile: si salverà, ma rischia la paralisi

Sebastiano Giovanni Grasso, il vicebrigadiere dei carabinieri  in servizio al comando di Aci Sant’Antonio rimasto gravemente ferito in seguito a una sparatoria avvenuta ieri davanti alla parrocchia di Santa Maria degli Ammalati, “non è in pericolo di vita” ma rischia di rimanere paralizzato. A chiarirlo i medici dell’ospedale di Catania.
A cura di Davide Falcioni
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Quarantatré anni, sposato e padre di tre figli: è il profilo di Sebastiano Giovanni Grasso, il vicebrigadiere dei carabinieri  in servizio al comando Stazione di Aci Sant'Antonio rimasto gravemente ferito in seguito a una sparatoria avvenuta ieri davanti alla parrocchia di Santa Maria degli Ammalati, dove si stavano celebrando le prime comunioni. Il militare era intervenuto per dare man forte ai colleghi che stavano cercando di fermare una sparatoria scaturita dopo la lite tra due genitori divorziati, che stavano discutendo sull'assegnazione dei posti in chiesa. "Il vicebrigadiere era libero dal servizio e ha fatto il suo dovere, è intervenuto in ausilio degli altri colleghi che stavano cercando di sedare la rissa, purtroppo è stato attinto da un colpo di pistola", ha chiarito il colonnello Rino Coppola, comandante provinciale dei Carabinieri di Catania, spiegando che l'uomo è stato ferito da un proiettile calibro 38 esploso da un'arma regolarmente detenuta. A premere il grilletto sarebbe stato un settantenne, posto in stato di fermo e interrogato per tutta la scorsa notte.

Ma quali sono le condizioni di Sebastiano Giovanni Grasso? Il militare è stato ferito tra il collo e la testa e la scorsa notte è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico coordinato dall’equipe del professor Salvatore Cicero, del reparto di Neurochirurgia dell’ospedale Cannizzaro di Catania.  L'operazione è stata conclusa con successo e i medici hanno dichiarato che il carabiniere "non è in pericolo di vita», ma temono "eventuali esiti delle lesioni". L'uomo rischia una paralisi per i danni alla colonna cervicale. Salvatore Giuffrida, direttore generale dell’Azienda ospedaliera Cannizzaro, ha spiegato: "Sono stazionarie le condizioni del carabiniere, il cui intervento si è concluso nelle prime ore della giornata. Pur nella severità del quadro clinico, atteso che la lesione, che ha interessato la 6ª vertebra cervicale, ha determinato importanti reliquiari che dovranno essere valutati successivamente, iniziamo i percorso riabilitativo".

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