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Colpito con il taser dai Carabinieri, muore 41enne a Genova: secondo decesso in 24 ore, indagati due militari

Dopo il caso del 57enne morto a Olbia, un’altra persona è deceduta dopo essere stata colpita con il taser dai Carabinieri. Si tratta di un uomo di 41 anni, Elton Bani, di origini albanesi, che è spirato a Sant’Olcese, sulle alture di Genova, nella serata di domenica 17 agosto. Indagati due dei quattro militari intervenuti sul posto che hanno utilizzato il taser.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio
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Dopo il caso del 57enne morto a Olbia, un'altra persona è deceduta dopo essere stata colpita con il taser dai Carabinieri. Si tratta di un uomo di 41 anni (e non 47, come riferito in un primo momento, ndr), di origini albanesi, che è spirato a Sant'Olcese, sulle alture di Genova, nella serata di ieri, domenica 17 agosto.

La vittima si chiamava Elton Bani. Secondo una prima ricostruzione, intorno alle 17 i vicini di casa dell'uomo hanno chiamato il 118 perché il 41enne era agitato e stava litigando con alcuni di loro. Quando è arrivata l'ambulanza, Bani non ha voluto farsi assistere e ha mostrato segni di aggressività.

A quel punto il personale dell'ambulanza e i vicini hanno richiesto l'intervento dei Carabinieri. Prima dell'arrivo delle pattuglie, l'uomo è salito a bordo della sua macchina e ha iniziato a guidare a zig zag sotto casa. I militari si sono avvicinati per provare a calmarlo e lo hanno convinto a tornare a casa per prendere i documenti.

Sulle scale, però, Bani ha iniziato a colpire i Carabinieri con calci e pugni, ferendoli ma i militari sono riusciti a bloccarlo per ammanettarlo. L'albanese ha comunque continuato a colpire tanto che uno dei militari ha estratto il taser e lo ha colpito di striscio.

L'albanese, che lavorava come muratore con il fratello e aveva un precedente penale per falso per il quale era stato qualche mese in carcere, si è rialzato ed è stato colpito una seconda volta e poi una terza.

Il personale del 118, che nel frattempo era rimasto in strada, è accorso chiamato dai Carabinieri e hanno provato a rianimare Bani per alcuni minuti ma l‘uomo è morto quasi subito.

Sull'accaduto indaga la Procura. L'autopsia, che verrà disposta mercoledì 20 agosto, dovrà chiarire se l'uomo fosse sotto effetto di sostanze o di alcol e se la morte sia stata effetto dell'uso dell'arma o meno.

I due Carabinieri che ieri nel tardo pomeriggio hanno usato il taser sono stati indagati. L'iscrizione nel registro è un atto dovuto per consentire ai due militari di partecipare agli accertamenti tecnici con propri consulenti.

"Vogliamo chiarezza – ha detto l'avvocato Cristiano Mancuso che assiste i familiari di Bani – sulla necessità di utilizzare il taser in un intervento con quattro Carabinieri contro uno. È morto un uomo e se ci sono responsabilità devono essere accertate".

Come già anticipato, un episodio analogo si è verificato a Olbia, nel Sassarese, nella notte tra sabato 16 e domenica 17 agosto. Per fare luce sulla vicenda anche in questo caso la Procura di Tempio Pausania ha aperto un'inchiesta.

Giovedì 21 agosto sarà effettuata l'autopsia sul corpo di Gianpaolo Demartis, l'uomo di 57 anni, originario di Bultei, morto dopo essere stato colpito con il taser dai Carabinieri in Sardegna.

"Ancora una morte con il taser. Non è la prima volta che accade. Prima di lui pochi mesi fa un ragazzo di 30 anni. Uso di scariche elettriche per contenere il disagio, provocando effetti fisici e psichici devastanti. A volte la morte. Si può ancora consentire l'uso di strumenti di tortura legalizzata?", ha scritto in un post sui suoi social, la Garante regionale per i detenuti della Sardegna, Irene Testa, a proposito della morte del 57enne.

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