372 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Colpì i genitori nel sonno con fiocina, Alberto Picci condannato a 12 anni: “Ho agito senza volerlo”

“Se ho fatto quello che dite, l’ho fatto involontariamente, non è dipeso da me” ha ribadito Pucci davanti al gup prima della sentenza di condanna per tentato duplcie omicidio dei genitori in provincia di Sassari.
A cura di Antonio Palma
372 CONDIVISIONI
Immagine

Condanna a 12 anni di carcere più tre anni di assistenza in una struttura Rems, un residenza per gli autori di reato affetti da disturbi mentali, è questa la sentenza di condanna emessa oggi dal Tribunale di Sassari nei confronti di Alberto Picci, il 47enne che colpì nel sonno i genitori con una fiocina da sub e delle forbici da pesca, riducendo in fin di vita il padre e la madre: Giuseppe Picci, 69 anni, e Maria Giovanna Drago di 68 anni.

La sentenza nei confronti dell'imputato, già in carcere dal giorno del tentato duplice omicidio, è stata emessa dal Giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sassari, Gian Paolo Piana, al termine del processo con rito abbreviato che ha permesso all'imputato di poter ottenere lo sconto di pena previsto per legge. Il Gup ha accolto le richieste dell'accusa, sostenuta dal pm Angelo Beccu, rigettando invece quelle della difesa dell'imputato che aveva chiesto l'assoluzione per semi infermità mentale di Alberto Picci.

La tesi dell'infermità, portata avanti dalla difesa fin dal primo momento, era supportata dalle parole dell'imputato che sin dal tragico giorno dei fatti, il 27 aprile dell'anno scorso. "Se ho fatto quello che dite, l'ho fatto involontariamente, non è dipeso da me. Stavo dormendo e ho sentito dei rumori nel cuore della notte, poi non ricordo più niente" aveva detto infatti Alberto Picci agli inquirenti. Dichiarazioni ribadite anche davanti al gup prima della sentenza per i fatti consumati nell'abitazione di famiglia a Santa Maria Coghinas, in provincia di Sassari.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, il 47enne si era svegliato durante la notte e avrebbe aggredito i genitori: il padre sarebbe stato centrato con una fiocina sparata con un fucile da pesca subacquea, la madre con delle forbici ma senza ucciderli. Entrambi furono trasferiti in codice rosso all’ospedale Santissima Annunziata di Sassari in gravi condizioni.

Per l'imputato la situazione processuale potrebbe comunque complicarsi ulteriormente ed essere accusato di omicidio. Nel gennaio scorso, infatti, il padre Giuseppe è morto, dopo un intervento chirurgico per estrargli la fiocina dalla testa e mesi di terapia riabilitativa. Sono ancora attese le conclusioni dell'autopsia per stabilire se ci sia un nesso fra il decesso e le lesioni riportate in seguito all'aggressione subita.

372 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views