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Il delitto di Cogne

Cogne, la Cassazione: “Rivedere i domiciliari per la Franzoni”

La Cassazione ha accolto il ricorso contro la concessione dei domiciliari alla donna condannata per il delitto di Cogne.
A cura di Antonio Palma
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UPDATE: La Cassazione chiede di rivedere il sì a domiciliari. Nonostante il parere contrario del sostituto procuratore generale, la Cassazione ha accolto il ricorso della Procura di Bologna contro la concessione della detenzione domiciliare in favore di Annamaria Franzoni, la donna condannata in via definitiva a 16 anni di carcere per l'omicidio del figlioletto Samuele. A questo punto il Tribunale di Sorveglianza di Bologna, che aveva concesso la misura il 24 giugno del 2014, dovrà riesaminare la sua decisione. Entro trenta giorni giudici della Suprema Corte depositeranno le motivazioni della sentenza.

Tra stasera e domani mattina Anna Maria Franzoni saprà se potrà rimanere ai domiciliari o dovrà trascorre il resto della pena in carcere. La donna è stata condannata in via definitiva nel 2008 a 16 anni di reclusione per l’omicidio del figlio Samuele e, dopo un periodo in cella, il 24 giugno 2014 ha ottenuto gli arresti domiciliari lontani da Cogne dove è avveduto il delitto. Contro la decisione del Tribunale di sorveglianza di Bologna, però, si è schierata la Procura del capoluogo emiliano che ha presentato un ricorso in Cassazione contro il provvedimento. Secondo i pm bolognesi infatti la Franzoni può proseguire la psicoterapia prevista anche in carcere e quindi chiede la revoca dei domiciliari e il ritorno della donna nel carcere della Dozza. Anna Maria Franzoni attenderà la sentenza dalla casa di Ripoli Santa Cristina, sull'Appennino Bolognese, dove si trova dal giugno scorso. La I sezione penale della Cassazione, presieduta da Renato Cortese, infatti emetterà il verdetto a porte chiuse dopo un'udienza in cui non saranno presenti le parti.

Pg favorevole ai domiciliari

Intanto a favore dei domiciliari per la Franzoni si è schierata anche la procura generale della Suprema Corte che, con parere scritto depositato agli atti già nei mesi scorsi, ha dato gudizio favorevole al proseguimento della detenzione domiciliare. Nel documento non vincolante, infatti, il sostituto procuratore generale della Cassazione, Francesco Salzano, ha sollecitato il rigetto del ricorso della Procura di Bologna. Per il Pg è corretta l'interpretazione della Sorveglianza, secondo cui la Franzoni ormai ha una "residua pericolosità sociale" che corrisponde a quella di "soggetti senza storia criminale".

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