Ciabatte abbandonate sugli scogli ed errori, polemica per lo spot della Regione Calabria

Sta facendo discutere una pubblicità realizzata per far “desiderare” la Calabria e finita sulla rivista di bordo della compagnia Ryanair. Si tratta di uno spot che dovrebbe mostrare “l’altro paradiso” che è la Calabria ma che appunto sta facendo parlare di sé non tanto per la bellezza della spiaggia ritratta (la spiaggia dell’Arcomagno in località Praia a Mare) ma per alcuni refusi nei testi, scelte grafiche piuttosto discutibili e anche per alcuni particolari (come ad esempio delle ciabatte abbandonate) che un po’ danno fastidio. Errori, insomma, inizialmente notati dalla giornalista Selvaggia Lucarelli – che su Facebook ha scritto un post con tanto di foto della pubblicità “sbagliata” – e poi condannati dal governatore Mario Oliverio. Governatore che ha annunciato di disporre immediatamente una indagine conoscitiva per accertare ogni responsabilità promettendo dunque di voler fare massima chiarezza sull’inserzione apparsa a pagina intera sulla rivista della compagnia aerea Ryanair: “Ha ragione Selvaggia Lucarelli, che ringrazio per aver segnalato una vicenda che non può in alcun modo trovare giustificazioni – ha scritto Oliverio su Facebook –. Di fronte a questa ennesima porcheria frutto di una burocrazia sciatta e indolente disporrà immediatamente una indagine conoscitiva per accertare ogni responsabilità. La Calabria merita altro”.
Il post e le foto della pubblicità della Calabria
Sul suo profilo Facebook la giornalista Selvaggia Lucarelli ha pubblicato le foto dello spot della Calabria trovato sulla rivista Ryanair parlando di “sciatteria e degrado”. La blogger, notando gli incredibili strafalcioni pubblicitari e comunicativi, non ha esitato a definire tutti “peracottari” e ha invitato i calabresi a ribellarsi. E in effetti in tantissimi hanno condiviso, commentando il post, le critiche della Lucarelli.
La denuncia del Codacons: “Quanto è stato speso?”
Il Codacons, dopo le critiche apparse sul web, ha denunciato la pubblicità alla magistratura contabile, chiedendo di aprire una indagine per verificare se la pagina sia stata pagata dalla Regione Calabria e, in tal caso, quanto abbia speso l’amministrazione per commissionare e pubblicare una pubblicità realizzata in questo modo. All’interno del messaggio pubblicitario – spiega l’associazione – compare la foto di una spiaggia dove alcuni bagnanti prendono il sole: uno di questi appare ripreso di spalle con le natiche che fuoriescono dal costume. Nella stessa immagine un bellissimo scoglio viene utilizzato come guardaroba, con tanto di teli da mare e ciabatte parcheggiate sulla sua superficie. Non solo. La foto è accompagnata da una scritta contenente pacchiani errori di battitura”. Secondo il Codacons questa pagina pubblicitaria rischia di fornire una immagine distorta della Calabria e delle bellezze del territorio a danno del turismo: “Non sappiamo chi l’abbia realizzata e quanto sia costata, ma chiediamo oggi il suo ritiro immediato da ogni rivista o testata e con un esposto alla Corte dei Conti invitiamo la magistratura contabile a verificare chi abbia pagato il messaggio, quale società lo abbia realizzato e, qualora sia stato pagato con i soldi dei cittadini calabresi, chiediamo che venga disposto l’immediato recupero delle risorse spese”.