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Covid 19

Chi rischia di passare in zona arancione: i dati di terapie intensive e ricoveri Regione per Regione

Secondo i dati Agenas aggiornati ad oggi, lunedì 10 gennaio, su terapie intensive e ricoveri, sono ben 5 le Regioni che potrebbero passare in zona arancione già da lunedì prossimo e dopo il monitoraggio di venerdì.
A cura di Ida Artiaco
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Cinque Regioni sono a rischio di passaggio in zona arancione già con il monitoraggio Iss-Ministero della Salute di venerdì prossimo. È quanto emerge dai dati aggiornati a oggi, lunedì 10 gennaio, di Agenas che fotografa diverse realtà dove si sono superate o si rischia di superare a breve le soglie dei ricoveri per finire in arancione, ossia il 20% di terapie intensive e il 30% di ricoveri ordinari occupati da pazienti Covid. A livello nazionale l'occupazione in terapia intensiva è al 17%, stabile rispetto a ieri, mentre i posti in area medica sono al 26%, +2%.

Ricordiamo che i cambi di colore vengono determinati da tre fattori: l'incidenza – che però è fuori controllo su tutto il territorio nazionale, guardando solo quella l'Italia sarebbe praticamente tutta zona rossa – e l'occupazione dei posti letto in terapia intensiva e area medica. Vediamo, di seguito, la situazione relativi a quest'ultimo parametro Regione per Regione.

Le Regioni che rischiano la zona arancione da lunedì

Al momento nessuna Regione italiana si trova in zona arancione, ma lunedì prossimo potrebbero essere ben 5 quelle a passare in questa fascia di rischio. Le soglie stabilite per il passaggio da giallo ad arancione sono già state superate dal Piemonte, che ha rispettivamente il 22% e il 32% di occupazione, mentre la Liguria è sul filo delle terapie intensive, al 20%, mentre i reparti ordinari sono occupati al 39%. Ma nei prossimi giorni, se i ricoveri dovessero ancora aumentare, rischiano anche la Calabria, ancora leggermente indietro per le terapie intensive (al 18%) ma ampiamente sopra per l'occupazione dei posti ordinari, al 36%, la Val d'Aosta, anche qui con le intensive al 18% mentre i ricoveri ordinari sono addirittura al 46%, e il Friuli Venezia Giulia, che ha il 23% di intensive e si avvicina alla soglia dei ricoveri ordinari con il 28%. Anche la Lombardia ha il 16% di intensive occupate e il 29% di posti letto in area non critica, vicina quindi alla soglia, mentre il Lazio ha rispettivamente il 21% (soglia superata) e il 24%.

La situazione ricoveri in TI e area medica Regione per Regione

Ecco, di seguito, i dati di ricoveri in area medica e terapia intensiva Regione per Regione. Come si vede, si tratta ancora di numeri parziali, ad essere decisivi saranno quelli di giovedì sera, poi analizzati nel monitoraggio Iss di venerdì. Ma ciò che è quasi certo è che dalla prossima settimana ci saranno molti cambi di colore. Al momento in zona bianca ci sono Basilicata, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Umbria, ma alcune di loro potrebbero passare in zona gialla (in questo caso bisogna superare il 15% di posti letto occupati in area medica e il 10% di posti letto occupati in terapia intensiva) e altre addirittura in zona arancione.

  • Abruzzo: 14% terapia intensiva, 24% area medica
  • Basilicata: 3% terapia intensiva, 20% area medica
  • Calabria: 18% terapia intensiva, 36% area medica
  • Campania: 11% terapia intensiva, 25% area medica
  • Emilia Romagna: 17% terapia intensiva, 23% area medica
  • Friuli Venezia Giulia: 23% terapia intensiva, 28% area medica
  • Lazio: 21% terapia intensiva, 24% area medica
  • Liguria: 20% terapia intensiva, 39% area medica
  • Lombardia: 16% terapia intensiva, 29% area medica
  • Marche: 22% terapia intensiva, 25% area medica
  • Molise: 5% terapia intensiva, 16% area medica
  • Provincia autonoma di Bolzano: 18% terapia intensiva, 16% area medica
  • Provincia autonoma di Trento: 30% terapia intensiva, 21% area medica
  • Piemonte: 22% terapia intensiva, 32% area medica
  • Puglia: 9% terapia intensiva, 16% area medica
  • Sardegna: 13% terapia intensiva, 12% area medica
  • Sicilia: 17% terapia intensiva, 31% area medica
  • Toscana: 20% terapia intensiva, 22% area medica
  • Umbria: 13% terapia intensiva, 31% area medica
  • Valle d'Aosta: 18% terapia intensiva, 46% area medica
  • Veneto: 20% terapia intensiva, 24% area medica
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