Chi può essere eletto Papa e quali sono i requisiti: per il diritto canonico non servirebbe neanche la Cresima

Nessun requisito scritto. Nulla accerta nero su bianco che caratteristiche deve avere il cardinale per essere eletto Papa. La pratica prevede però che può essere eletto Papa qualsiasi uomo cattolico e celibe.
O meglio: il nuovo Vescovo di Roma in pratica sarà uno dei 135 cardinali elettori (133 perché due per motivi di salute non sono riusciti a raggiungere la Capitale) che mercoledì 7 maggio entreranno nella Cappella Sistina per dare il via al Conclave, ma in teoria nessuna ‘costituzione' lo conferma.
Anzi, c'è stato pure un precedente: è il caso di Papa Celestino V, eletto nel 1294. All'epoca i cardinali del Conclave non riuscirono a trovare un accordo e scelsero Pietro Angelerio (ovvero Celestino V) che altro non era che un eremita che viveva sul monte Morrone, sull'Appennino Abruzzese. Nessuna tonaca rossa nessun posto a sedere nella Cappella Sistina. Ma che ora scelgano un Papa fuori dal Conclave è impossibile. Ma (sempre in teoria) quali sono i requisiti fondamentali che bisogna avere per essere eletto Papa?
Quali sono i requisiti per diventare Papa
In teoria il futuro Papa deve avere almeno questi tre requisiti. Ovvero: essere di sesso maschile, essere battezzato nella Chiesa cattolica ed essere celibe, cioè non sposato al momento dell’elezione. Non occorre quindi essere sacerdote. O neanche avere la Comunione o la Cresima. Sono queste tre le uniche limitazioni descritte dalla Chiesa.
Un altro requisito? "Il fatto di essere vescovo", aveva spiegato a Fanpage.it Gian Luca Potestà, professore emerito di Storia del Cristianesimo e delle Chiese presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Che poi ha precisato: "Se in passato i cardinali potevano non essere vescovi, attualmente tutti i cardinali sono anche vescovi. Quindi requisito fondamentale (anche se non scritto) è che il successore sarà sia cardinale che vescovo". E ancora: "In teoria potrebbero eleggere anche una persona con età maggiore agli 80 anni. Ma ripeto, verrà scelto tra i cardinali del Conclave. Se non fosse così, sarebbe un fatto miracoloso".
Esiste un'età minima e un’età massima per l’elezione del Pontefice?
Per diventare Papa non ci sono limiti d'età, anche se in realtà ormai vengono eletti sempre i cardinali che partecipano al Conclave. E c'è invece un requisito per diventare un cardinale elettore. Quello dell'età: l'età massima per essere un cardinale elettore, cioè colui che ha diritto a votare l'elezione del Papa in conclave, è di 80 anni. Questo limite è stato introdotto da Papa Paolo VI nel 1970 che aveva come obiettivo quello di ringiovanire il senato cardinalizio.
Lo riporta la Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis: si legge che "il diritto di eleggere il Romano Pontefice spetta unicamente ai Cardinali di Santa Romana Chiesa, ad eccezione di quelli che, prima del giorno della morte del Sommo Pontefice o del giorno in cui la Sede Apostolica resti vacante, abbiano già compiuto l'80° anno di età. È assolutamente escluso il diritto di elezione attiva da parte di qualsiasi altra dignità ecclesiastica o l'intervento di potestà laica di qualsivoglia grado o ordine".
Invece non esiste un limite sull'età minima che bisogna avere per sedersi in Cappella Sistina durante il Conclave. Il cardinale più giovane che prenderà parte all’elezione del prossimo Papa è Mykola Bychok e ha 45 anni.
Anche un laico può essere eletto Papa
I tre requisiti per diventare Papa devono essere: bisogna essere di sesso maschile, essere battezzato nella Chiesa cattolica ed essere celibe. Questo vuol dire che può essere nominato anche un laico come nuovo vescovo di Roma. Ovviamente resta un'ipotesi oggi al limite della fantascienza ma in teoria permessa dal Vaticano.
Anche in questo caso c'è un precedente: ovvero quello del 963, quando fu eletto Papa Leone VIII. Fu eletto da laico, quando non era ancora prete. Così in brevissimo tempo venne rapidamente consacrato suddiacono, diacono e presbitero. Mentre poche ore dopo era il nuovo vescovo di Roma.