Chi era Pierantonio Cianti, il 71enne morto nell’esplosione di casa a Barberino: “Turbato dallo sfratto”

Era fortemente turbato dal fatto di dover lasciare l'abitazione in cui aveva vissuto per anni Pierantonio Cianti, il 71enne pensionato morto nell'esplosione nell'appartamento in cui viveva a Barberino di Mugello, nella città metropolitana di Firenze. Un tormento che lo assillava da quando gli avevano comunicato che non gli avrebbero più rinnovato il contratto di affitto e che doveva andarsene. Proprio per questo, col passare delle ore si è fatta sempre più largo l'ipotesi di un gesto volontario dietro la terribile tragedia su cui però indagano ancora le forze dell'ordine.
Dalla ricostruzione effettuata finora dagli inquirenti, in attesa della relazione dei vigili del fuoco sulla possibile origine dell'esplosione, è emerso che Cianti aveva ricevuto lo sfratto da oltre un anno dopo che il contratto di affitto non gli era stato rinnovato ma non voleva lasciare l'abitazione ora andata distrutta. Una situazione che dunque andava avanti da tempo tra i proprietari che volevano ritornare in possesso dell'immobile e il pensionato che non voleva lasciarlo.
Nei prossimi giorni Cianti, divorziato e con due figli, però avrebbe dovuto lasciare definitivamente l'immobile anche se pare non fosse riuscito a trovare nessuna sistemazione adatta alle sue tasche. “Da mesi ci aveva detto che aveva bisogno di trovare un’altra sistemazione perché da lì doveva andarsene” hanno raccontato alcuni conoscenti.

La terribile deflagrazione, che è costata la vita al settantenne ex camionista, è stata annunciata nella notte tra domenica e lunedì 8 dicembre, intorno alle 4, da uno spaventoso boato che ha risvegliato l'intero quartiere. Sul posto in poco tempo sono accorsi i vigili del fuoco oltre alle forze dell'ordine e ai sanitari del 118 ma quando i primi soccorritori sono riusciti a entrare nell'abitazione distrutta, per Ciampi ormai non c'era più nulla da fare.
L'esplosione infatti è stata terribile devastando il primo piano dell'edificio in cui il 71enne viveva da solo che tra poco avrebbe dovuto lasciare, ma danneggiando anche il ristorante e le abitazioni vicine. "L'esplosione ha sradicato in parte il muro dell'abitazione sul retro che è pericolante ed abbiamo dovuto mettere in sicurezza il viale e chiuderlo" ha spiegato la la sindaca di Barberino di Mugello, Sara Di Maio.
L'esplosione ha innescato anche un grosso incendio che ha avvolto l'intero stabile prima che i vigili del fuoco potessero domare le fiamme e procedere poi alle verifiche strutturali del palazzo e di quelli adiacenti. Fortunatamente non ci sono state altre persone coinvolte anche se diversi residenti hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni e sono stati evacuati in via precauzionale in attesa delle verifiche.