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Chi era Chiara Santoli, la veterinaria uccisa da una mucca: stava svolgendo un tirocinio post laurea

Stava svolgendo un tirocinio post laurea Chiara Santoli, la veterinaria uccisa da una mucca all’interno di un allevamento a Custoza, nel Veronese.
A cura di Chiara Ammendola
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Chiara Santoli (Facebook)
Chiara Santoli (Facebook)

Stava svolgendo un tirocinio professionale obbligatorio dopo aver superato l'esame di Stato ed essersi iscritta all'Albo dei Veterinari della provincia di Trento, Chiara Santoli, la 25enne rimasta uccisa oggi mentre visitava un bovino in un allevamento nel Veronese. Stava realizzando il suo sogno, quello di lavorare come veterinaria quando un terribile incidente l'ha strappata alla vita.

Sono ancora tanti i punti da chiarire in una vicenda i cui contorni saranno definiti dalle indagini che stanno portando avanti i carabinieri del comando provinciale di Verona insieme con la tenenza di Sommacampagna. Sono loro i primi a essere intervenuti questa mattina quando, poco dopo le 10, è arrivata una richiesta di intervento per un incidente occorso all'interno dell'agrigelateria "Corte Vittoria", un agriturismo di Custoza, comune dalla provincia di Verona, dove viene prodotto latte, trasformato poi in formaggi, yogurt e gelati.

È qui che si era recata la 25enne Chiara Santoli, insieme a un altro medico veterinario, sembra piuttosto esperto oltre che suo tutor, per visitare un bovino. La giovane veterinaria stava effettuando una visita ginecologica a una mucca quando l’animale ha improvvisamente reagito colpendo la dottoressa che è caduta restando schiacciata tra la ringhiera e il box della stalla.

Inutile l'intervento dei soccorritori del Suem 118: la veterinaria ha riportato un trauma cranico e un trauma toracico che si sono rivelati fatali uccidendola sul colpo. Chiara Santoli, originaria di Rovereto, in provincia di Trento, si era laureata alla facoltà di medicina e veterinaria dell'Università di Padova.

“Una grande amarezza per una vita così giovane, siamo tutti sbigottiti”, il commento del presidente dell’ordine dei medici veterinari del Trentino, Marco Ghedina. “Gli incidenti sul nostro lavoro sono frequenti ma non si pensa mai a una tragedia di questo tipo, assieme al direttivo ci uniamo al cordoglio e ci stringiamo attorno alla famiglia della giovane collega”.

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