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Chi è Filippo Manni, il 21enne che ha ucciso la madre a Racale: il sogno del Conservatorio, poi l’orrore

Filippo Manni, 21 anni, ex boy scout e studente di Economia a Roma, è accusato di aver ucciso la madre in Salento con un’accetta. Tornato nel suo paesino da poche settimane, avrebbe agito dopo una lite familiare. Racale è sotto shock per l’omicidio. “È una tragedia inspiegabile, nata dal nulla”.
A cura di Biagio Chiariello
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Filippo Manni ha 21 anni, è originario di Racale, un piccolo centro nel Salento, ma da tempo viveva a Roma, dove frequentava la facoltà di Economia. Fino a pochi giorni fa era considerato da tutti un ragazzo tranquillo, appassionato di musica, con un passato da boy scout e un futuro ancora da costruire. Oggi il suo nome è legato a una vicenda tragica: è stato fermato con l’accusa di aver ucciso sua madre, Teresa Sommario, nella casa di famiglia.

Chi è Filippo Manni, accusato per l'omicidio di sua madre Teresa Sommario

Manni era rientrato nel suo paesino circa tre settimane prima del delitto, in occasione della festa patronale di San Sebastiano. Negli ultimi giorni aveva anche iniziato a lavorare come bagnino in uno stabilimento balneare della zona. La mattina del delitto, sarebbe stato il padre – assessore comunale ai Lavori pubblici e separato da Teresa – ad accompagnarlo a casa, pochi minuti prima che si consumasse la tragedia.

Secondo le prime ricostruzioni investigative, all’origine dell’omicidio potrebbe esserci stata una lite scoppiata per motivi banali. In particolare, si ipotizza che la discussione tra madre e figlio sia degenerata a seguito di un incidente stradale avvenuto nei giorni precedenti, in cui Filippo aveva danneggiato l’auto di famiglia. Proprio quella mattina, il carrozziere – vicino di casa – aveva riconsegnato la vettura riparata. Non è chiaro cosa sia accaduto subito dopo, ma la tensione sarebbe rapidamente esplosa in violenza.

Teresa Sommario
Teresa Sommario

L'omicidio a Racale con un'accetta da scout

L’arma del delitto sarebbe una piccola accetta, compatibile con quelle normalmente utilizzate nei gruppi scout. Secondo quanto emerso, l’attrezzo apparterrebbe al fratello minore di Filippo, un ragazzo di 17 anni anche lui scout. La madre, Teresa Sommario, 53 anni, è stata colpita più volte con quell’arma, in casa, al piano terra. A scoprire il corpo è stato uno dei due figli gemelli, che compiranno 18 anni a luglio. È stato lui a sentire dei rumori sospetti, a scendere e a trovarsi davanti alla scena orribile: la madre distesa a terra in una pozza di sangue. È stato sempre lui a dare l’allarme, chiamando il 118 e i carabinieri.

Filippo Manni
Filippo Manni

Le indagini sono affidate alla Compagnia di Casarano e al Nucleo Investigativo di Lecce. Gli inquirenti cercano di comprendere le ragioni di un gesto che, almeno in apparenza, non trova una spiegazione. Anche il movente resta sfumato, e molti aspetti della vicenda sono ancora avvolti nel mistero. Le testimonianze raccolte nel paese parlano di una famiglia conosciuta e stimata, senza segnali premonitori di una simile esplosione di violenza. Il sindaco di Racale, Antonio Salsetti, ha espresso il dolore di un’intera comunità: “È una tragedia inspiegabile, nata dal nulla. Conosco la famiglia da sempre, soprattutto il padre. Non ci sono parole”.

Filippo Manni, descritto da amici e conoscenti come un ragazzo riservato e mite, suonava la chitarra e di recente aveva confidato il desiderio di lasciare l’università per dedicarsi completamente alla musica, iscrivendosi al Conservatorio. Nessuno, però, poteva immaginare che la sua vita – e quella della sua famiglia – sarebbe precipitata in un dramma così irreparabile.

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