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Cesare Battisti da oggi è un detenuto comune. Cosa succede ora all’ex terrorista

L’ex terrorista 67enne, nel carcere di Ferrar dal 2021, passa dall’alta sicurezza ai reparti comuni. Presto il trasferimento a Parma.
A cura di Biagio Chiariello
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Cesare Battisti da oggi è un detenuto comune. Il regime di carcerazione dell'ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo, condannato all’ergastolo ed estradato dal Brasile dopo un lungo percorso, è stato declassificato da alta sicurezza a comune. La misura decisa dall’amministrazione penitenziaria è stata comunicata direttamente a Battisti nel carcere di Ferrara, dove si trova da giugno 2021, sollecitato da tempo da istanze dello stesso Battisti.

Il provvedimento, un atto interno al Dap e non in possesso del difensore, non cambia nulla rispetto alla pena che Battisti deve ancora scontare. L'unica novità è che ora l'ex protagonista della lotta armata potrebbe essere trasferito a Parma. Attualmente Battisti vive nel penitenziario ferrarese in regime di semi-isolamento, coltiva l’orto da solo (il progetto Galeottorto) e segue un corso di scrittura creativa.

L'ex terrorista, 67 anni, è stato condannato al fine pena mai per quattro omicidi e altri gravi reati. Prima della sua ammissione di colpevolezza, nel marzo del 2019 Battisti aveva sempre affermato la propria innocenza per quanto riguardava gli omicidi. Due mesi prima era stato arrestato il 12 gennaio 2019 in Bolivia, da una squadra dell'Interpol, dopo che l'allora presidente del Brasile, Michel Temer, aveva firmato un ordine di estradizione rendendo Battisti latitante.

"Quella di prima era una decisione sbagliata: l'ultimo reato commesso da Cesare Battisti risale al 1979, non c'è nessun pericolo di un ritorno al terrorismo e declassificare il suo regime carcerario è la scelta corretta che nulla cambia rispetto alla pena che deve scontare e che non costituisce nessuna offesa alle vittime. E' una decisione interna al Dap e che non va strumentalizzata politicamente" dice all'Adnkronos l'avvocato Steccanella.

a decisione del Dap ha scatenato la reazione di Fratelli d'Italia. “Ultimo soccorso al terrorismo rosso. Una aberrazione! Dopo anni di latitanza, appena assaggiato il regime carcerario italiano il criminale terrorista – dice Andrea Delmastro Delle Vedove, responsabile giustizia di Fratelli d’Italia – ottiene la declassificazione a detenuto comune. Una vergogna! Ancora più una vergogna che il Dap stia prendendo questa gravissima e scellerata decisione a pochi giorni dal cambio del governo. L’impunità del terrorismo rosso non è certamente la politica che il governo di centrodestra intende mettere in campo”.

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