“C’è un’auto ferma con un tubo attaccato”, carabinieri arrivano e salvano un uomo dal suicidio

I carabinieri hanno sventato un tentativo di suicidio già in atto nelle scorse ore a Pescara, in Abruzzo. Fondamentale però è stato l’allarme lanciato da un passante che si è accorto della stranezza di un’auto ferma ma in moto e con un tubo attaccato alla marmitta e l‘ha segnalata immediatamente al numero di emergenza. È quanto accaduto nelle scorse ore sul lungofiume dei poeti a Pescara.
Una pattuglia dei carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Pescara, infatti, è stata immediatamente inviata sul posto dalla centrale operativa nella notte tra mercoledì e giovedì scoprendo che in effetti nell’auto vi era una persona, un uomo che stava tentando di togliersi la vita.
Nel suo tentativo di mettere in atto l’estremo gesto, l’uomo, un 45enne del posto, aveva collegato un tubo che dalla marmitta dell’auto messa in moto arrivava fin dentro l’abitacolo. Lo scopo era quello di riempire l’abitacolo dei fumi del tubo di scappamento che avrebbero portato alla perdita dei sensi per le esalazioni da monossido e poi a morte sicura.
Un gesto che stava arrivando a una tragica conclusione quando sono intervenuti i carabinieri. Quando i militari hanno visto la scena e hanno subito aperto la portiera, infatti, il quarantacinquenne all’interno era già in stato confusionale. Estratto dalla vettura e affidato poi ai sanitari del 118, prontamente arrivati sul posto poco dopo, l’uomo infine è stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale civile di Pescara per gli accertamenti del caso.
L’intervento dei militari dell'arma si è rivelato provvidenziale visto che l’uomo non è in pericolo di vita. All’origine del gesto ci sarebbero questioni private legate a una recente separazione coniugale e a un conseguente stato depressivo