1.206 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
L'omicidio di Roberta Ragusa

Caso Ragusa, la difesa di Logli chiede alla Cassazione condanna per omicidio colposo

La vicenda giudiziaria di Logli non risparmia colpi di scena neanche agli sgoccioli della sentenza di Cassazione. La difesa di Antonio Logli, che continua a sostenere la sua innocenza, ha chiesto con una memoria difensiva che, se proprio il loro cliente deve essere condannato, gli venga contestato solo l’omicidio preterintenzionale o colposo, escludendo quindi, la volontà. È la prima volta.
A cura di Angela Marino
1.206 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Colpo di scena. La difesa di Antonio Logli chiede alla Cassazione in subordine l'omicidio preterintenzionale o colposo. Per gli avvocati Sergiampietri e Cavani, insomma, il 56enne non avrebbe commesso il fatto, ma se proprio deve essere condannato, chiedono che gli si contesti un omicidio non voluto, oltre le sue intenzioni, accidentale. È la prima volta che succede. La richiesta è stata presentata all’interno di una memoria aggiuntiva. Stasera la Corte di Cassazione deciderà. Se dovesse confermare definitivamente le due sentenze di primo e secondo grado che hanno condannato il 56enne a venti anni di carcere per omicidio e distruzione di cadavere della moglie Roberta Ragusa, per lui si apriranno le porte del carcere. Ad attendere il verdetto finale a casa Logli sono rimasti il padre Valdemaro, la madre Giancarla e il figlio Daniele. Alessia e Sara, la figlia e la compagna del Logli sono partite con lui stamane all'alba, alla volta di Roma.

Sara Calzolaio: "Ti resterò accanto, ti amo"

Ad attendere la sentenza al fianco del Logli, c'è la nuova compagna, Sara Calzolaio, 36 anni. Dallo studio di Quarto Grado, Sara Calzolaio ha lanciato un messaggio al compagno: "Ti amo lo sai, ti resterò vicina comunque andrà".

Immagine

L'attesa della famiglia di Roberta

Dall'altra parte, invece, quella della vittima, ad attendere la sentenza c'è Maria Ragusa, la cugina di Roberta che in questi anni ha fatto da portavoce alla famiglia della donna. Maria, che qualche giorno fa si è sfogata su Facebook dopo la chiacchieratissima intervista dei figli di Roberta, attende il verdetto dei giudici. "La sentenza non ci ridarà Roberta – ha detto ai giornalisti – ma almeno metterà fine a questa vicenda che dura da sette anni".

‘Roberta nel cuore'

A rappresentarla c'è l'avvocato Nicodemo Gentile, referente dell'associazione Penelope, per la regione Toscana. "Oggi aspetterò, insieme all'Italia intera, il verdetto (l' unico che si riconosca e si rispetti) – scrive su Facebook – che speriamo possa mettere la parola fine su una delle pagine più tristi di questa perduta umanità. Roberta nel cuore".

Il delitto

L'omicidio risale alla notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012. Secondo la ricostruzione processuale Roberta morì quella notte e il suo corpo fu occultato da Logli e distrutto in maniera efficace, tanto che oggi di lei non è stato trovato nulla. Movente, per le precedenti sentenze, la volontà del Logli di chiudere il matrimonio senza doverne subire le ripercussioni economiche e poter vivere una nuova vita con l'amante Sara Calzolaio, oggi sua attuale compagna.

1.206 CONDIVISIONI
155 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views