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Carignano, mamma, bimbi e cane uccisi dal marito, ma il sindaco parla di ‘sorte crudele’

“Una terribile e credule sorte ha falciato un’intera famiglia”. È bufera sulle parole utilizzate dal primo cittadino di Carignano in riferimento alla strage avvenuta lo scorso lunedì in provincia di Torino. Nella nota in cui annuncia il lutto cittadino, il sindaco Giorgio Albertino, parla di “tragico e ingiustificabile avvenimento”, omettendo il riferimento alle responsabilità di Alberto Accastello, che lunedì notte ha premuto il grilletto ammazzando moglie, figli e il cane. La nota ha scatenato una bufera sui social network.
A cura di Angela Marino
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"Una famiglia falciata da una terribile e crudele sorte". Hanno fatto discutere le parole scelte dal sindaco di Carignano per raccontare la strage avvenuta lunedì scorso a Carignano, per mano dell'operaio, Alberto Accastello. Nel comunicato stampa diffuso alcune ore fa in cui l'amministrazione annuncia il lutto cittadino e la sospensione delle attività, il primo cittadino del comune alle porte di Torino, Giorgio Albertino, parla di "tragico e ingiustificabile avvenimento, che ha lasciato tutti ammutoliti e attoniti" e "lascerà per sempre una traccia indelebile, obbligando tutti a riflettere sul senso della vita e della morte”.

Il sindaco conosceva il femminicida

Nessun cenno al fatto che le vite perdute di Barbara, dei gemellini Aurora e Alessandro e del cane di famiglia siano state stroncate dal femminicida Alberto Accastello, che poi si è ucciso con la stessa pistola con cui ha eliminato tutta la famiglia. Nessun riferimento alla matrice criminale di questa tragedia, andata in scena a colpi di pistola nel tepore della notte. Neanche una parola riguardo alle responsabilità dell'operaio che, come ha ammesso nel giorno della tragedia, ai giornalisti, il sindaco conosceva. "Abito a pochi metri da qui – aveva detto ai giornalisti davanti alla villetta a spioventi dove sono andati in scena i fatti – Sì, Alberto lo conoscevo. Una persona mite, un grande lavoratore. L’avevo visto pochi giorni fa: ci eravamo salutati ma nessuno poteva sapere che cosa stesse succedendo nella sua mente”.

La bufera sui social

Il documento non ha tardato a scatenare polemiche e attacchi, soprattutto sui social network, dove in tanti hanno contestato lo storytelling dei fatti adottato dal sindaco. "Nelle prime ore dell’alba del 9 novembre 2020 – si legge nella nota – un’intera famiglia di Carignano è stata falciata da una terribile e crudele sorte”. ‘Perché non si parla di omicidio plurimo?', ‘perché si attribuisce la morte di una madre, dei suoi figli e del cane alla ‘sorte'?" scrivono i commentatori. Nessuna risposta, al momento, dall'Amministrazione comunale.

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