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Alcamo: cane investito, trascinato ed ucciso. Individuato l’automobilista killer: è un pensionato

La cagnolina Nina è stata investita e uccisa ad Alcamo, in provincia di Trapani: le telecamere di videosorveglianza inchiodano il responsabile. Nelle registrazioni si vede chiaramente una macchina bianca, sterzare dalla corsia che stava occupando per colpire l’animale e poi proseguire senza prestare soccorso.
A cura di Biagio Chiariello
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L'investimento ad Alcamo (sx), il cane Nina (dx)
L'investimento ad Alcamo (sx), il cane Nina (dx)

Si chiamava Nina ed era un cane di razzo meticcia di 4 anni, accudito e assistito da alcuni volontari. Viveva in un cantiere ad Alcamo, in provincia di Trapani, ed è stata vittima di una violenza terribile e gratuita: investita, trascinata sull’asfalto e uccisa, deliberatamente, da un'auto. Individuato l'uomo alla guida della vettura investitrice (pare una Toyota Yaris), si tratterebbe di un pensionato di 70 anni.

A denunciare il barbaro episodio è stata la Lega nazionale difesa del cane, mentre sui social sta circolando il terrificante e inequivocabile video dell’uccisione della povera bestia. I fatti sono avvenuti lo scorso 4 aprile scorso in via Valle Nuccio, nel comune siciliano: Nina era stata data in affidamento dalla stessa amministrazione al titolare del cantiere dove si trovano altri cani (alcuni si vedono nel video). Era seguita dai volontari della Lndc.

Abbiamo sporto denuncia e ci costituiremo parte civile nel processo, perché venga fatta giustizia per Nina. Chiedo al sindaco di Alcamo di fare lo stesso, per dare un segnale di tolleranza zero verso la violenza", ha dichiarato Piera Rosati, presidente Lndc Animal Protection.

Le immagini dell'investimento fanno capire come l'atto sia stato volontario, considerando la sterzata deliberata per colpirla, la mancanza di frenata e l’assenza di successivo soccorso.

E il caso è diventato anche politico. "Condanno fermamente questo vile atto di crudeltà nei confronti di Nina – dice la senatrice Dolores Bevilacqua, del Movimento 5 Stelle – spero che le forze dell’ordine rintraccino quanto prima l’autore. È inaccettabile che casi come questo accadano ancora oggi. È urgente che la tutela degli animali divenga cultura generale, con informazioni precise e puntuali ai cittadini, prassi operative snelle ed efficienti e misure più efficaci per proteggere gli animali e punire coloro che commettono atti così vergognosi".

Intanto il sindaco di Alcamo, Domenico Surdi, al quale si era subito appellato Enrico Rizzi, esponente di Sud chiama Nord, assicura che il responsabile sarebbe già stato individuato: si tratterebbe di un 70enne che ha un appezzamento di terreno nella zona. Ad inchiodarlo le immagini della video sorveglianza. Rischia da quattro mesi a due anni di reclusione.

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