Canal Grande tinto di verde a Venezia: protesta di Extinction Rebellion a Venezia con Greta Thunberg

Il blitz ambientalista all’altezza del Ponte di Rialto. L’attivista svedese era al fianco degli ambientalisti in Laguna nell’ambito di una protesta legata ad una più ampia mobilitazione per ultimi giorni della COP30.
A cura di Biagio Chiariello
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Venezia si è svegliata con una macchia verde brillante che ha attraversato le acque del Canal Grande all’altezza del Ponte di Rialto, attirando l’attenzione di residenti e turisti. Il fenomeno si estendeva per alcune decine di metri ed è stato subito segnalato ai vigili del fuoco, intervenuti per analizzare la sostanza responsabile della colorazione. La navigazione non è stata interrotta e prosegue sotto costante monitoraggio, mentre sono in corso campionamenti per verificare la natura del colorante e l’eventuale presenza di composti chimici impiegati generalmente in ambito idraulico. Sul posto anche forze dell’ordine e autorità di vigilanza lagunare.

La colorazione sarebbe legata a un’iniziativa del gruppo ambientalista Extinction Rebellion, che proprio a Venezia ha visto la partecipazione dell’attivista svedese Greta Thunberg. La protesta, parte di una mobilitazione diffusa in dieci città italiane, ha utilizzato fluoresceina, un sale sodico “totalmente innocuo, regolarmente usato per monitorare i flussi idrici nei fiumi dagli speleologi o dai subacquei in mare”. L’obiettivo, spiegano gli attivisti, era rendere visibili luoghi colpiti da crisi climatica e inquinamento e rilanciare lo slogan “fermare l’ecocidio”.

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L’azione a Venezia rientra infatti in una più ampia mobilitazione legata agli ultimi giorni della COP30 di Belém, in Brasile. Nei giorni scorsi, alla Conferenza delle Nazioni Unite sul Clima, una prima bozza di accordo aveva incluso l’uscita graduale dai combustibili fossili, sostenuta da 82 delegazioni ma osteggiata da Italia e Polonia. “Alla fine il compromesso è risultato insufficiente e decisamente tardivo rispetto a quanto la comunità scientifica considera indispensabile”, afferma il movimento nella sua nota ufficiale.

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La protesta ha interessato corsi d’acqua, canali e fontane di diverse città: dal Po ai Murazzi di Torino al Reno nel Canale delle Moline a Bologna, dalla Darsena dei Navigli a Milano al torrente di Parma, fino al fiume Tara a Taranto. “In città come Padova e Genova sono state tinte di verde le acque della fontana in Prato della Valle e di Piazza De Ferrari”, spiega ancora Extinction Rebellion, mentre a Trieste e Palermo sono state coinvolte aree di mare.

A Venezia, le forze dell’ordine hanno identificato diverse persone e sequestrato strumenti musicali e uno striscione utilizzati durante la manifestazione. Nessun rischio per la navigazione, assicurano le autorità, ma controlli e analisi continueranno nelle prossime ore.

Netta la reazione del presidente del Veneto, Luca Zaia, che ha condannato l’iniziativa definendola “ancora un gesto che ferisce la nostra città. Una sostanza colorante è stata lanciata nel Canal Grande, tingendo di verde le sue acque. Si consuma un altro attacco al cuore del nostro patrimonio”. Zaia aggiunge: “Condanno con fermezza questo ennesimo blitz: non è con azioni vandaliche che si difende l’ambiente. Sono gesti che danneggiano Venezia, costringono a interventi di ripristino e – paradossalmente – generano inquinamento”.

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