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Campo Ligure, chiuse autostrade e ferrovia per disinnescare la bomba della Seconda guerra mondiale

Via libera alle operazioni per rimuovere e disinnescare la bomba inesplosa da 550 libbre ritrovata circa un mese fa a Campo Ligure. Si tratta di un ordigno americano risalente alla Seconda guerra mondiale. Gli artificieri hanno evacuato circa 1.400 persone, e dalle ore 6 di questa mattina fino alle 15 del pomeriggio è stata interrotta la circolazione su autostrade e ferrovia.
A cura di Annalisa Girardi
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Ancora disagi per la circolazione in Liguria. Ma questa volta sono dovuti alle operazioni per rimuovere e disinnescare la bomba inesplosa da 550 libbre, ritrovata circa un mese fa a Campo Ligure. Si tratta di un ordigno di fabbricazione americana risalente alla seconda guerra mondiale. Sono state evacuate circa 1.400 persone e dalle ore 6 di questa mattina fino alle 15 del pomeriggio è stata interrotta la circolazione lungo i seguenti tratti di autostrada:

  • Tratto Chiuso tra Bivio A26/A10 Genova-Ventimiglia e Ovada fino alle 15
  • Tratto Chiuso tra Bivio A26/Diramaz. A7 Milano-Genova e Masone fino alle 15
  • Tratto Chiuso tra Genova Sampierdarena e Bivio A7/A12 Genova-Livorno fino alle 15

A partire dalle 8 è anche stato fermato il transito sulla statale 456 del Turchino e sulla SP 69 Capanne di Marcarolo. Stop anche alla circolazione ferroviaria tra Genova e Acqui Terme. Gli artificieri trasferiranno l'ordigno presso una cava, dove sarà neutralizzato mediante la combustione dell'esplosivo. Un'operazione che richiede l'evacuazione dell'area immediatamente circostante.

Questa mattina, intanto, a Campo Ligure sono stati evacuati tutti gli edifici nel raggio di 660 metri dal luogo di ritrovamento della bomba. Oltre questa zona rossa, è stata poi circoscritta anche un'area gialla con un raggio di 1.820 metri dalla localizzazione dell'ordigno, in cui non si può transitare o stazionare all'aperto. Si potrà però rimanere all'interno degli edifici.

"Abbiamo previsto l’evacuazione di circa 1.400 persone", ha detto il sindaco Gianni Oliveri. "Ma quello che ci preoccupa di più è lo sgombero della Rsa e della residenza protetta. Sono circa 50 persone che dalle 6.15 in poi sono state trasportate nel polo sanitario costituito a Rossiglione grazie alla Croce Rossa. Abbiamo diviso la zona rossa in quattro zone con 12 squadre di protezione civile formate da due persone ciascuna che andranno a verificare ogni punto in modo tale da dare il disco verde alle operazioni tra le 9.30 e le 10", ha spiegato il primo cittadino.

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