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Cadavere trovato in casa in Sardegna, il 65enne era morto da giorni: autopsia non scioglie il giallo

Continuano le indagini sulla morte di Antonio Giuseppe Atzori, il 65enne di Arbus (Sardegna) trovato privo di vita lunedì. Emerge un quadro clinico estremamente critico: secondo fonti a Fanpage.it, l’ipotesi al momento più plausibile sembrerebbe quella della morte naturale dovuta al complesso stato di salute dell’uomo.
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Non si è ancora ufficialmente risolto il giallo della morte di Antonio Giuseppe Atzori, il 65enne ritrovato privo di vita nella sua abitazione ad Arbus (provincia del Sud Sardegna), lunedì 26 giugno.

Non è infatti bastata l’autopsia a sciogliere definitivamente i dubbi su quale sia stata la causa della morte.

Fonti a Fanpage.it, però, riferiscono che l’ipotesi investigativa allo stato attuale sarebbe quella di considerarla una morte naturale dovuta al complesso quadro clinico dell’uomo.

Nel frattempo continuano le indagini dei carabinieri della compagnia di Villacidro e del Reparto operativo del Comando provinciale di Cagliari: nei prossimi giorni i militari effettueranno ulteriori accertamenti per cercare di ricostruire le attività, gli spostamenti e le visite ricevute dal 65enne nei suoi ultimi giorni di vita.

Il cadavere dell’uomo era stato ritrovato nel pomeriggio di lunedì, dopo che una vicina aveva allertato le forze dell’ordine a causa del cattivo odore proveniente dall’abitazione.

Il corpo privo di vita di Atzori era ormai in avanzato stato di decomposizione quando i carabinieri sono entrati nella casa dove l’uomo viveva da solo: la morte risalirebbe ad almeno 3 giorni prima del rinvenimento (secondo le ricostruzioni, tra i 3 e i 5 giorni).

Il pessimo stato di conservazione del cadavere ha complicato ulteriormente gli accertamenti necroscopici effettuati ieri dal medico legale Roberto Demontis.

L’esame autoptico della durata di quattro ore non ha quindi permesso di risalire alla causa della morte, mentre ancora si aspettano i risultati dei prelievi di rito per gli esami tossicologici e istologici effettuati ieri.

Fonti a Fanpage.it, però, sottolineano un particolare che nella concitazione di ieri non ha trovato spazio all’interno delle cronache: l’uomo non avrebbe alcuna ferita in testa, ma “solo” il segno di una contusione compatibile con la caduta.

Il cranio dell’uomo sarebbe quindi integro e non ci sarebbero segni di violenza sul corpo. Questo elemento, al quale si aggiunge l’assenza di tracce di scasso in casa, farebbe propendere i militare a credere che il decesso possa essere avvenuto per cause naturali.

Comunque, i militari continuano a scavare nel passato di Atzori e non escludono ancora nessuna pista.

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