Cadavere carbonizzato trovato sul treno Milano-Lecce: si indaga

Una scoperta scioccante quella fatta oggi su un treno a lunga percorrenza Milano-Lecce. Un cadavere è stato rinvenuto dagli agenti della Polfer sul treno giunto nella stazione del capoluogo salentino in mattinata. Sul posto è accorso anche il medico legale per gli accertamenti del caso. Le indagini sono state affidate ai poliziotti della mobile e agli agenti della scientifica. Il cadavere si trovava sul tetto della motrice del convoglio. Il locomotore è stato staccato e portato allo Scalo di Surbo per il consueto lavaggio, ma proprio in questa circostanza un addetto alle pulizie avrebbe avvistato il corpo di quello che, secondo i primi esami, sarebbe un uomo tra i 20 e i 30 anni.

Il cadavere era stato reso irriconoscibile da lesioni estese agli arti superiori: il corpo era talmente provato da rendere impossibile individuare subito l'identità del malcapitato. Non vi sono ancora ulteriori informazioni sulle generalità dell'uomo che sarebbe morto bruciato. Neanche la causa della morte è in realtà certa: non è chiaro se l'uomo sia morto a causa delle ustioni o se il motivo del decesso sia da ricercare in altro. Le ustioni sono certamente evidenti, soprattutto sulla parte superiore del torace, ma sarà compito della scientifica e del medico legale accertare come il giovane sia deceduto. Le prime indiscrezioni paventano anche la possibilità di un incidente sul lavoro.

Ipotesi non esattamente probabile, a meno che l'incidente sia passato del tutto inosservato prima che il cadavere potesse giungere in quelle condizioni a Lecce. Quello che però sembra certo è che le ustioni possano essere state provocate dai fili dell'alta tensione del treno. Non si esclude però alcuna pista e gli agenti sono all'opera per accertare l'esatta dinamica di quanto accaduto nella mattinata di oggi 19 marzo.