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Ada Rotini aveva già denunciato l’ex compagno. Lui la perseguitava online con 3 profili falsi

Ada Rotini aveva già denunciato l’ex marito per maltrattamenti in famiglia. Nel mese di dicembre scorso era entrata in una comunità protetta che aveva poi lasciato per trasferirsi a Noto con i due figli. L’inchiesta non ha avuto alcuno sviluppo mentre l’ex compagno continuava a perseguitarla tramite 3 profili social.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Aveva già denunciato il marito per maltrattamenti in famiglia nel mese di dicembre. I carabinieri erano intervenuti dopo l'ennesima lite tra i due e lei aveva confessato il suo tormento ai carabinieri. Ada Rotini, 46enne madre di due figli, aveva lasciato il compagno violento ed era stata accolta in una comunità protetta. Poi aveva scelto di andare via, trasferendosi a Noto. Nel frattempo però l'inchiesta a carico di Filippo Asero non ha avuto alcuno sviluppo e nella giornata di ieri il 48enne ha ucciso l'ex con 30 coltellate. 

La donna si trovava a Bronte per assistere un anziano in veste di badante. Proprio quel giorno aveva appuntamento con il 48enne per l'udienza di separazione consensuale. Asero non aveva mai accettato la fine della sua relazione con Ada Rotini e l'ossessione che aveva per lei nonostante fossero ormai separati da tempo emerge prepotente dai tre profili diversi che aveva sui social network. Ada viveva per i due figli che, dopo l'allontanamento del marito, erano rimasti a casa con lei. Sul suo profilo social, la donna pubblicava di continuo foto con i due minori, ma non faceva mai alcuna menzione al marito che fino a qualche giorno fa continuava a postare foto di coppia. "Ti amo" scriveva di continuo pubblicando le sue foto.

A riprendere le ultime ore di vita di Ada Rotini, le telecamere di sorveglianza di Bronte. La donna si trovava lì per assistere un anziano per il quale lavorava come badante. L'uomo viveva poco lontano da Asero, che ha colto l'occasione per raggiungere la donna in strada. Ha cercato di convincerla a desistere sul divorzio e poi l'ha aggredita. L'anziano ha cercato di difendere la 46enne, ferendosi il braccio in più punti. Anche un'altra vicina di casa ha cercato di aiutare la vittima. "Sono andata in strada perché ho sentito le urla. Credevo fosse una bambina, invece poi sono arrivata lì e ho visto la scena. Sono ancora sconvolta".

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