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Bologna, i lavoratori del parcheggio Tanari licenziati su Whatsapp l’ultimo giorno dell’anno

I lavoratori della sosta del parcheggio Tanari di Bologna sono stati licenziati il 30 gennaio 2021 con un messaggio su Whatsapp che li informava della fine del loro contratto lavorativo dopo il cambio di appalto per la gestione dell’area.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Sono stati licenziati con un messaggio su Whatsapp l'ultimo giorno dell'anno. Il tutto è accaduto a Bologna, dove il licenziamento di massa ha fatto "saltare" il parcheggio comunale Tanari, oggetto del cambio d'appalto per la gestione della sosta. L'azienda di trasporto Tper ha perso la concessione dopo tanti anni e la mattina del 3 gennaio il sindacato di base Usb ha organizzato un presidio di protesta proprio davanti al parcheggio. Per i lavoratori della sosta ex Tper, secondo Usb, sono state applicate norme e clausole di salvaguardia nel passaggio di aziende, ma le stesse tutele non sono state riservate al resto dei lavoratori in subappalto dei parcheggi comunali Staveco e Tanari. La nuova società, Bomob, ha raggiunto un accordo con Parkit che si occupa del parcheggio di Staveco concedendo una proroga di due mesi.

I lavoratori del parcheggio di Tanari non sono invece riusciti a raggiungere l'accordo. Si tratta di 4 persone impiegate con due diverse cooperative sociali di Perugia. Nel pomeriggio del 30 dicembre scorso i lavoratori hanno ricevuto su Whatsapp un messaggio che li informava della fine del loro contratto di lavoro. All'agenzia di stampa Dire, Sebastiano Taumaturgo di Usb ha spiegato che i 4 hanno saputo tramite chat che il contratto con Tper era terminato e che non avrebbero dovuto tornare a lavoro. Una delle due cooperative ha messo i lavoratori in ferie fino a esaurimento dei giorni in attesa di una trattativa con Bomob mentre l'altra non avrebbe neppure inviato la comunicazione di licenziamento impedendo ai dipendenti di accedere agli ammortizzatori sociali.

"Prima di Natale avevamo segnalato quanto stava per accadere all'assessora Valentina Orioli e abbiamo chiesto un incontro a tutela dei lavoratori – ha spiegato Fabio Perretta di Usb -. Alla luce dell'accaduto riteniamo che la giunta debba dare indicazioni per riorganizzare lo svolgimento dei servizi all'interno delle proprie controllate. Il Tanari è un parcheggio scambiatore ma attualmente è lasciato a libera sosta in mancanza dei lavoratori. L'utente ora non paga il parcheggio, ma solo il biglietto dell'autobus a prezzo pieno".

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