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Covid 19

Bollettino Coronavirus Italia 14 agosto, 7.188 casi su 254.006 tamponi e 34 morti

Sono 7.188 i nuovi casi di Coronavirus registrati nelle ultime 24 ore in Italia. Questi sono i dati diffusi dal bollettino del 14 agosto sul covid nel nostro Paese. Sono stati eseguiti nell’ultima giornata 254.006 test, tra tamponi molecolari e antigenici. I morti sono stati 34. Il tasso di positività in calo di -0,5%
A cura di Gabriella Mazzeo
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Sono 7.188 i nuovi casi di Coronavirus registrati nelle ultime 24 ore in Italia (ieri ne sono stati 7.409). I morti dell'ultima giornata sono stati 34 per un totale di 128.413 decessi. Questi sono i dati che emergono dal bollettino di oggi sabato 14 agosto, pubblicato dal ministero della Salute. Sono stati eseguiti nelle ultime 24 ore 254.006 test, tra tamponi molecolari e antigenici. Gli attualmente positivi sono 126.466. La regione con il maggior numero di contagi è la Sicilia. Cala il tasso di positività che dal 3,2% di ieri passa al 2,8%.

In Italia sono state somministrate in totale 73.659.563 dosi di vaccino anti-Covid.

I nuovi casi Regione per Regione

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Sono 7.188 i nuovi casi registrati in tutto il Paese nella giornata di oggi. Di seguito la tabella con le cifre del bollettino quotidiano e l'incremento dei casi regione per regione

  • Lombardia +676
  • Veneto +600
  • Campania +711
  • Emilia-Romagna +765
  • Piemonte +280
  • Lazio +583
  • Puglia+ 334
  • Toscana + 683
  • Sicilia +1013
  • Friuli-Venezia- Giulia: + 99
  • Marche +199
  • Liguria +187
  • Abruzzo +104
  • P.A Bolzano +35
  • Calabria + 237
  • Sardegna +471
  • Umbria + 92
  • P.A Trento +39
  • Basilicata +66
  • Molise +6
  • Valle d'Aosta +8

Ricoveri e terapie intensive

Aumentano lievemente i ricoveri per i pazienti affetti da Covid-19. In area medica aumentano di +68 unità, mentre in terapia intensiva si registra un incremento dei posti letto pari a +3. Il tasso di occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva, dunque, è ancora ben al di sotto della soglia critica a livello nazionale: la percentuale si attesta infatti per la prima al 5% e per la seconda al 3,4%. Importanti per questo risultato anche i vaccini. Con l'immunizzazione di buona parte della popolazione, soprattutto di quella più fragile, sono poche le persone che contraggono la forma grave della malattia.

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