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Bocciata alla maturità, tenta suicidio: potrà rifare esame. Consiglio di Stato: “Stress da pandemia”

Una studentessa padovana ha ottenuto dal Consiglio di Stato l’annullamento del giudizio della sua scuola: avrebbe dovuto accedere a un protocollo speciale per gli alunni in difficoltà psicologica. Dopo la bocciatura ha anche pensato di farla finita, gettandosi da una finestra: “Mi sono fatta sopraffare dall’ansia e dalla disperazione per fortuna i miei genitori mi hanno salvata”.
A cura di Biagio Chiariello
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La scuola di Francesca (nome inventato) era a conoscenza dei problemi psicofisici della studentessa, ma alla maturità l’hanno bocciata ugualmente. E la giovane per quella bocciatura ha tentato il suicidio. Ora il Consiglio di Stato ha deciso che potrà rifare l’esame: Francesca ha una seconda possibilità. A raccontare la sua storia sono il Mattino di Padova e il Corriere del Veneto. I fatti sono accaduti lo scorso giugno, in un istituto professionale padovano, quando tutti gli studenti dell’ultimo anno delle superiori, dopo tre mesi di lockdown, hanno affrontato la prima importante della fine dell’adolescenza: la maturità. Tra loro c’è Francesca. Una quarantena vissuta in casa la scorsa primavera l’ha portata a una grave forma di depressione. La giovane è arrivata all’appuntamento con l’esame di stato in una situazione psicofisica profondamente debilitata. L’esame è andato male, lei è stata bocciata. La ragazza è così caduta un baratro che l’ha portata sul ciglio di una finestra ad un passo dal farla finita. “Mi sono fatta sopraffare dall’ansia e dalla disperazione – racconta la giovane, sottolineando di aver pensato anche ad un gesto estremo –  per fortuna i miei genitori mi hanno salvata”.

Ed ora il Consiglio di Stato ha annullato il giudizio della scuola e ha riconosciuto che Francesca avrebbe dovuto accedere a un protocollo speciale per gli alunni in difficoltà psicologica. L'istituto scolastico – scrivono i giudici – non ha tenuto in considerazione il bisogno educativo speciale di cui è portatrice l'appellante , peraltro in una situazione di diffusa sofferenza causata dall'emergenza sanitaria che ha esasperato le difficoltà della popolazione scolastica più fragile". A breve la giovane si sottoporrà a un nuovo esame. “Ce la sto mettendo tutta, ho passato l’estate con uno psichiatra, e ancora vado da lui una volta a settimana – spiega la ragazza al telefono – il nuovo lockdown che pare avvicinarsi mi preoccupa un po’, quest’estate non ho fatto delle vere e proprie vacanze ma mi stavo riabituando a stare con le persone”.

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