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Blitz della polizia su 7 regioni per contrastare sfruttamento del lavoro dei migranti

La Polizia ha condotto un’operazione su 7 regioni per contrastare lo sfruttamento del caporalato e del lavoro dei migranti arrivati irregolarmente sul suolo italiano.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Alle prime luci dell'alba di oggi, venerdì 10 novembre, la Polizia di Stato ha dato il via a una vasta operazione coordinata dal Servizio centrale operativo in 7 regioni. Le province interessate sono quelle di Barletta-Andria-Trani, Cuneo, Foggia, Latina, Matera, Prato, Reggio Calabria e Trapani e l'operazione fa riferimento allo sfruttamento del lavoro dei migranti arrivati in Italia illegalmente.

In particolare, le autorità hanno condotto le indagini per contrastare il cosiddetto "lavoro nero" e senza tutele che riguarda migliaia di migranti irregolari sul suolo italiano che vengono pagati pochi euro al giorno e costretti a giornate di lavoro sfiancanti e senza garanzie per infortuni durante il turno e riposi garantiti.

Le forze dell'ordine hanno dato il via a un'operazione con perquisizioni, controlli e verifiche nei confronti di persone, esercizi commerciali e basi logistiche riconducibili allo sfruttamento di cittadini extracomunitari irregolari.

Nel corso dell'operazione sono stati combinati diversi controlli nei punti di raccolta di lavoratori stranieri irregolari, destinati a svolgere giornate lavorative in aziende agricole con compensi in nero di pochi euro. I migranti dovevano lavorare anche in opifici o servizi commerciali che corrispondevano loro un pagamento in nero di pochi euro.

Sul territorio nazionale sono stati impiegati oltre 300 operatori della polizia di Stato. Tra loro, anche il personale delle squadre mo bili delle province interessate, con il supporto delle Sisco, dei reparti prevenzione crimine e di alcune unità di elicotteristi, in sinergia con personale specialistico delle asl e dell'Ispettorato del lavoro.

L'operazione è mirata ai network criminali dediti al traffico di migranti e alle connesse forme di sfruttamento della manodopera irregolare.

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