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Famiglia intossicata da monossido di carbonio a Imperia, svegliati dal bimbo in lacrime: ricoverati in ospedale

L’allarme nell’abitazione di famiglia nel Comune di Ranzo, in provincia di Imperia, sarebbe scattato quando uno dei minori si è svegliato e ha iniziato a piangere richiamando l’attenzione degli adulti che hanno intuito poteva trattarsi di un’intossicazione di monossido in atto. Ricoverati madre, padre e i 4 figli.
A cura di Antonio Palma
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Un’intera famiglia di sei persone è rimasta intossicata dal monossido di carbonio in casa propria in Provincia di Imperia ed è stata ricoverata nelle scorse ore in Liguria dopo pesanti malori accusati nella notte da madre, padre e 4 figli piccoli. L’allarme è partito intorno alla mezzanotte tra domenica 23 e lunedì 24 novembre nell’abitazione di famiglia nel Comune di Ranzo, in località Costa Bacelega. Parte della famiglia portata al Santa Corona, i più piccoli al Gaslini di Genova.

Dopo la chiamata di emergenza, sul posto in poco tempo sono accorsi i vigili del fuoco e il personale sanitario del 118 che hanno subito evacuato la casa e soccorso i sei componenti del nucleo familiare, tra cui il più piccolo che è un bambino di appena un anno e mezzo. I più gravi sono risultati proprio i bimbi più piccoli tra cui un bimbo di 3 anni, che sono stati portati d’urgenza con la madre all'ospedale pediatrico Gaslini di Genova dove sono ora ricoverati.

Vista la gravità dell’incidente e l’età dei piccoli coinvolti, la centrale operativa ha allertato anche l'elisoccorso Grifo che ha provveduto al trasporto degli intossicati nel capoluogo ligure. Gli altri componenti della famiglia, invece, sono stati trasportati con le diverse ambulanze accorse sul posto ai pronto soccorso del Santa Corona di Pietra Ligure e dell’ospedale di Imperia.

Dopo le analisi e i controlli del caso, fortunatamente i medici hanno escluso il pericolo di vita per tutti i componenti familiari che però rimangono ricoverati. Fondamentale si è rivelata l’immediata richiesta di aiuti dei genitori dopo i malori in casa visto che il monossido di carbonio può colpire nel sonno con effetti letali. L’allarme sarebbe scattato quando uno dei minori si è svegliato e ha iniziato a piangere svegliando gli adulti che hanno intuito poteva trattarsi di un'intossicazione

Intanto proseguono le indagini per accertare cosa sia accaduto in casa. L’ipotesi al momento indica che la fuga di monossido di carbonio si sia sprigionata da una termostufa a legna durante la notte. In particolare le esalazioni potrebbero essersi sprigionate da un problema alla condotta del camino, perché la stufa si trovava nel locale caldaia.

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