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Bimbo di 9 anni muore durante una gita: aveva corso per non perdere il bus

Il piccolo, di etnia rom, aveva corso a perdifiato con la mamma per circa un chilometro per paura di perdere l’autobus che lo avrebbe trasportato a Celle Ligure. E’ stato colto da un malore. Inutili i soccorsi.
A cura di Biagio Chiariello
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Tragedia questa mattina a Celle Ligure, in provincia di Savona. Un bambino di 9 anni è morto, stroncato da un malore, durante una gita con la sua parrocchia di Legnano in Riviera. Il piccolo, di etnia rom, era arrivato in Liguria con la comunità religiosa per una giornata al mare e stava per risalire sul pullman insieme con la mamma quando si è sentito male e non si è più ripreso. Secondo quanto scrive il Corriere della Sera, il piccolo “era arrivato in ritardo e quindi per almeno un chilometro aveva corso, insieme con la madre, per paura di perdere l’autobus […] Una corsa a rotta di collo, pare a seguito dell’’invito’ a fare in fretta fatto lungo la strada da qualcuno informato della gita, tanto è vero che le suore, vedendo il bimbo arrivare trafelato, lo avevano rassicurato dicendogli che lo avrebbero comunque aspettato”.

Dopo il malore, è stata immediata la chiamata al 118, con i soccorritori che hanno fatto il possibile per salvarlo. Arrivati sul posto, mentre gli altri piccoli erano stati portati verso la spiaggia, al bimbo, in arresto cardiaco, sono state praticate le “manovre” di salvataggio, e all’arrivo dell’automedica è stato portato all’ospedale San Paolo di Savona. Dove però è arrivato già privo di vita. . Ora il corpo del bambino si trova all’obitorio dell’ospedale savonese. Con ogni probabilità, la Procura della Repubblica del capoluogo ligure disporrà l’autopsia sul corpo dello sfortunato.

Il bambino viveva insieme alla madre, da un paio anni, in una struttura gestita dal Comune di Legnano e messa a disposizione di alcune famiglie rom, nell'ambito di un progetto per l'integrazione. Lo ha spiegato il sindaco, Alberto Centinaio. “Nonostante avesse alle spalle una storia difficile andava a scuola, frequentava l'oratorio e si era integrato bene nella comunità – ha spiegato il sindaco – lo conoscevo personalmente e siamo rimasti tutti colpiti per questa disgrazia”.

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