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Bimbi di 10 anni mozzano le orecchie a un cane randagio, i familiari: “Volevano renderlo più bello”

“Mio nipote non voleva uccidere il cane. Essendo un bambino, pensava che tagliandogli le orecchie sarebbe stato più bello”. La giustificazione fornita dalla zia di uno dei bimbi che ha mozzato le orecchie a un cane randagio nel Ragusano ha sconvolto il web. La donna ha cancellato il commento, mentre l’Enpa minaccia denunce contro i genitori dei minori responsabili.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Il cane a cui hanno tagliato le orecchie, dopo le cure dal veterinario
Il cane a cui hanno tagliato le orecchie, dopo le cure dal veterinario

Ha fatto discutere negli ultimi giorni la vicenda del cucciolo mutilato da un gruppo di bambini tra i 9 e i 10 anni ad Acate, nel Ragusano. Hanno mozzato le orecchie a un cane randagio con le forbici, lasciandolo poi sanguinante sull'asfalto. I familiari dei bambini sono intervenuti per giustificare l'accaduto. "Mio nipote non voleva uccidere il cane – ha scritto la zia di uno di loro -. Essendo un bambino, pensava di farlo più bello". Il commento ha suscitato lo sdegno del web, tanto che l'autrice è stata costretta a cancellarlo. "Quanto accaduto al cucciolo evidenzia un certo degrado sociale – ha dichiarato il responsabile Oipa di Ragusa, Riccardo Zingaro -. Evidente anche l'assenza delle istituzioni. Il cucciolo ferito è stato preso in cura e ora sta bene". I bambini sarebbero stati segnalati ai servizi sociali.  L'episodio che ha sconvolto la comunità ha assunto rilevanza nazionale: ad accorgersi di quanto accaduto, un passante che ha notato l'animale ferito e ha messo fine alle torture. Un intervento decisivo, visto che il cucciolo è stato poi salvato dalle cure tempestive di un veterinario. Leone, così è stato chiamato, è ora stato adottato dall'intera Acate che segue con apprensione la sua riabilitazione.

Anche l'Enpa ha fatto sapere di voler procedere legalmente contro i familiari dei bambini. "Denunceremo i genitori – ha dichiarato Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa -. Non possiamo lasciare che simili atrocità restino impunite. Il cucciolo è stato maltrattato e colpito in modo barbaro. Aveva il corpicino ricoperto di sangue. Violenze così efferate sono sintomo di pericolosità sociale: non possiamo voltarci dall'altra parte. In un anno sono già tre i casi di violenza contro gli animali con protagonisti i bambini. La responsabilità è dei genitori. Arriveremo fino in fondo a questa orribile storia".

Secondo quanto aveva ricostruito il quotidiano locale Ragusa Oggi, i bambini avevano preso di mira una cucciolata di randagi che si aggirava poco lontano dalle abitazioni in un quartiere popolare di Acate. Prima si sono avvicinati ai cuccioli, che subito si sono fidati, e poi il maltrattamento. I bimbi, armati di coltelli e forbici, hanno cercato di catturare alcuni cagnolini per mozzare loro le orecchie. Sono riusciti a sfregiare uno di loro, ma un passante li ha interrotti prima che potessero ripetere la violenza sugli altri cani. A quel punto ha avvertito le forze dell'ordine e ha poi chiamato i soccorsi. I bambini sono stati identificati e riconsegnati alle famiglie. Non sono perseguibili in alcun modo vista la minore età. Il cucciolo è stato invece affidato immediatamente alle cure del veterinario che gli ha ricucito le ferite. Ora sta bene e presto potrà uscire dalla clinica veterinaria. "Un cagnolino molto coraggioso – hanno asserito i medici che lo hanno curato – tanto che è stato ribattezzato Leone".

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