Bari, chiude lo stabilimento Saicaf: 40 operai a rischio. Sindacati indicono sciopero a oltranza

Entro venti giorni, cioè entro la fine del mese di settembre, lo storico stabilimento Saicaf di Bari chiuderà i battenti "con relativa cessione del terreno, ed i posti di lavoro degli operai addetti alla produzione sono a forte rischio”. A renderlo noto è il sindacato UILA – Unione italiana dei lavoratori agroalimentari. “Alla richiesta dei sindacati di un incontro entro il 6 settembre con la proprietà – si legge nella nota diramata dall'organizzazione dei lavoratori – la stessa ha risposto con una convocazione per il 30 dello stesso mese: Flai Cgil e Uila Uil, per queste ragioni, indicono uno sciopero ad oltranza a partire da giovedì 12 settembre, con astensione del lavoro per l’intero turno”. La Saicaf è una torrefazione fondata nel 1932 e ad oggi conta in organico oltre 40 unità; la cessazione delle attività riguarda tutti gli addetti alla produzione.
“Alla luce di tutto ciò – dichiarano Anna Lepore e Pietro Buongiorno, segretari generali di Flai e Uila – le organizzazioni sindacali hanno inoltrato richiesta di incontro urgente alla direzione aziendale Saicaf, nella quale si specificava la necessità di essere ricevuti entro il giorno 6 settembre al fine di ricevere comunicazioni relative agli intendimenti aziendali in merito alla tutela e alla salvaguardia dei posti di lavoro messi in discussione. A tale richiesta l’azienda ha risposto il 4 settembre, convocando tale incontro per il giorno 30 del corrente mese. A seguito di ciò Flai e Uila, ritenendo tardiva la suddetta convocazione e quindi del tutto ininfluente rispetto agli sviluppi della situazione aziendale, che sicuramente si verificheranno nelle prossime ore, hanno indetto lo sciopero ad oltranza a partire da giovedì 12 settembre. Si sciopererà fino a quando dall’azienda non giungeranno gli opportuni chiarimenti e non si darà garanzia sul futuro dei lavoratori attualmente occupati”.