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Bari, bambino di 12 anni restituisce lo smartphone: “E’ noioso, preferisco suonare la batteria”

Un ragazzino di 12 anni di Bitonto ha deciso di restituire il suo smartohone, regalatogli nel 2015, ai genitori. Quando il padre e la madre gli hanno chiesto le ragioni della sua scelta il giovanissimo ha spiegato che lo trovava uno strumento noioso e che preferisce di gran lunga dedicare il suo tempo alla batteria.
A cura di Davide Falcioni
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Un piccolo "miracolo" è avvenuto a Bitonto, in provincia di Bari, dove un ragazzino di 12 anni ha deciso di andare in netta controtendenza rispetto ai coetanei e sbarazzarsi dello smartphone che aveva ricevuto in regalo nel 2015 consegnandolo al padre e fornendo questa spiegazione: "Lo trovo noioso, preferisco suonare", ha spiegato il bambino davanti alle facce sorprese di mamma e papà: "Così ho più tempo anche per realizzare uno dei miei sogni: diventare batterista".

La  vicenda, più unica che rara in una società dove i bambini sono particolarmente attratti dalla tecnologia, si è verificata due domeniche fa, ma è balzata agli onori delle cronache solo negli ultimi giorni. A lanciare la notizia è stato il quotidiano La Stampa che ha intervistato il giovanissimo ragazzino pugliese e i suoi genitori. "All'inizio non ho dato peso alla cosa – ha dichiarato il papà Alessandro – mi è sembrato strano solo che anche il secondo giorno il telefono è rimasto lì". Quando l'uomo ha chiesto spiegazioni al figlio il 12enne ha risposto: "Ti sto dando indietro il cellulare, papà, non ne posso più. Mi sono stancato di esser come tutti gli altri". I genitori hanno assecondato la scelta del dodicenne che ora, a suo dire, dedica molto più tempo alle sue passioni: niente più social network e chat a tutte le ore del giorno e della notte, ma esercitazioni alla batteria e un corso di tennis.

Non tutto è stato semplice, disintossicarsi dalla tecnologia ha infatti avuto non poche complicazioni, ma dopo i primi tre giorni più difficili il dodicenne ha trovato la serenità necessaria e oggi dello smartphone e dei suoi continui stimoli non sente più la mancanza.

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