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Aveva 800 video pedopornografici sul cellulare: arrestato un 65enne

Accade in provincia di Firenze, dove un uomo di 65 anni è stato arrestato in seguito alle indagini della polizia locale che hanno confermato il suo assiduo utilizzo di foto e video pedopornografici. Più di 800 video con minori all’interno dei dispositivi tecnologici sequestrati e perquisiti. L’indagine è iniziata dopo la segnalazione di un ente non governativo statunitense che aveva fatto presente che l’uomo aveva sul suo profilo numerosi video con protagonisti minori.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Ottocento foto e quasi 300 video di natura pedopornografica salvati su pc e smartphone di un uomo 65 anni. Il materiale è stato trovato dalla polizia nei dispositivi del 65enne in provincia di Firenze: l'uomo è stato arrestato per detenzione di materiale pedopornografico. Il fermo è stato effettuato in seguito alle indagini sull'aumento dei crimini informatici favoriti dall'emergenza Covid. Molti sono legati alla pedopornografia online: un fenomeno che la polizia postale sta combattendo con indagini sempre più serrate. Questa in particolare è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Firenze e diretta dal procuratore capo Giuseppe Creazzo.

L'indagine parte da una segnalazione di un'organizzazione non governativa statunitense su un utente che aveva sul proprio account immagini e video pornografici i cui protagonisti erano minorenni. Le indagini svolte hanno confermato quanto indicato e così gli agenti hanno accertato la detenzione di materiale illegale da parte dell'indagato. L'uomo è stato perquisito e sui suoi dispositivi sono stati rinvenuti immagini e video. Un quantitativo mostruoso negli archivi privati del 65enne e tutto questo solo su due dei dispositivi sequestrati. Il 65enne è stato arrestato in flagranza di reato e trasferito nel carcere di Sollicciano, su disposizione del pm di turno Antonio Nastasi, sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Firenze.

La polizia postale, in seguito a quanto ritrovato, ha affermato tramite comunicato che è necessario che i genitori non lascino i figli in tenera età soli in un ambiente di adulti come internet. Soprattutto il lockdown, spiegano, è un'occasione utile a controllare l'attività su internet dei più piccoli. "Un bambino non è in grado di capire i rischi del web – scrivono – e non deve mai essere lasciato solo. Deve inoltre trascorrere online un periodo proporzionato alla sua età".

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